MS10.2
L’Approccio Motivazionale alle cure dei DA. Nella fase egodistonica della Bulimia Nervosa
Casa di Cura “Villa Margherita” Arcugnano (VI), Centro per i DA
Pozzato M
Premesse. L’approccio alla cura nei Disturbi dell’Alimentazione (DA) vede da anni un attento interesse per il tema della motivazione alla costruzione di un cambiamento. Questa attenzione sembra trasversale ai vari modelli teorici di comprensione della patologia.
Descrizione della struttura. Le riflessioni cliniche presentate nascono dal lavoro del Centro DA della Casa di Cura “Villa Margherita” dove opera un’equipe multidisciplinare in un’ottica di riabilitazione psico-nutrizionale.
Introduzione.Nei primi contatti con un paziente con DA analizzare la motivazione presente e favorire la costruzione di una disponibilità ad aderire ad un progetto terapeutico, che consenta un cambiamento mantenibile nel tempo, è un asse centrale nel lavoro di terapia e comporta un’attenzione costante alla relazione terapeutica. L’esperienza clinica con pazienti affetti da BN evidenzia come la persona può esplicitare una richiesta di aiuto e avere una disponibilità al cambiamento per alcuni dei propri sintomi. L’abbuffata ad es. può essere vissuta come rottura della propria capacità di controllo e venire percepita in modo egodistonico come un agito che interferisce con l’autostima.
Conoscenze. Ricerche sulla disponibilità al cambiamento, misurata con la Readiness and Motivation Interview (RMI) abbinata all’Eating Disorders Inventory 2 (EDI-2), sottolineano come i diversi sintomi della BN possano presentare stadi di cambiamento differenti. Sembra emergere come necessaria una visione di complessità della motivazione, che prevede una disponibilità al cambiamento rispetto ai vari sintomi presenti nel quadro patologico. Qualora sia i sintomi comportamentali (di restrizione alimentare, di compenso, iperattività compresa, e di abbuffata) che i sintomi cognitivi (es. centralità del peso e della forma nella valutazione di sé; rimuginio e bisogno di controllo; tendenza al perfezionismo) non trovino un proprio percorso motivazionale attivo, possono rimanere a interferire nel processo di cambiamento. Altri aspetti che possono essere rilevanti nella costruzione di un’alleanza terapeutica motivazionale, nei casi più complessi, riguardano il funzionamento di personalità. Studi che indagano le strutture di personalità nella BN indicano come la sintomatologia alimentare si collochi in alcuni casi all’interno di funzionamenti complessi, spesso sregolati, con un’importante funzionalità dei sintomi nella gestione delle emozioni, delle relazioni e di alcuni stati del sé.
Risultati. Dai risultati di alcune ricerche sembra emergere come i pazienti maggiormente predisposti al cambiamento aumentino l’importanza attribuita alle relazioni amicali nel determinare la propria autostima. Sembra che avere un BMI a norma sia un fattore positivo rispetto alla possibilità di favorire esperienze di sviluppo personale, che diminuiscano l’importanza del peso e della forma nella visione di sè. Quindi una maggior predisposizione al cambiamento si trova in soggetti che riescono a riconfigurare il concetto di sé, trovando un senso di identità nella propria crescita e nelle relazioni interpersonali, allontanandosi dalla centralità data al peso e alla forma corporea nel determinare la propria autostima.
Indicazioni per l’utenza.Alcuni autori sottolineano come approcci terapeutici che contengano i livelli d’ansia possano favorire la predisposizione al cambiamento, in particolare coinvolgendo i pazienti in trattamenti collaborativi, nei quali il soggetto si percepisca come un attivo partecipante nella costruzione del piano di cura e possa sviluppare delle strategie di incremento della tolleranza allo stress.
Obiettivi. La riflessione presentata mira, partendo dalla letteratura, a individuare gli aspetti che possono essere associati alla predisposizione al cambiamento e a cogliere le complessità cliniche dei processi motivazionali nella BN sia rispetto al livello sintomatologico, egodistonico e non, che su quello del funzionamento di personalità. Aspetti che possono rendere più o meno difficile per l’équipe di lavoro la costruzione di una alleanza terapeutica motivazionale.
Osservazioni personali. Da terapeuta mi sembra molto utile una riflessione di Vandereycken W che sottolinea come nel linguaggio clinico alcune parole come “è incapace di insight” ; “non è motivato; “è poco cooperante” che rimandano a un limite del paziente, sarebbe utile lasciassero spazio a frasi come “ha paura del cambiamento”; “ha bisogno di controllo e autodeterminazione”; “manca di fiducia” che rimandano a un problema di coping e di relazione terapeutica.
Aspetti metodologici. La gestione degli aspetti emotivi e interpersonali sembra possa avere una particolare importanza nel mantenere la motivazione al lavoro terapeutico nella BN. La mentalizzazione di sensazioni interne, inizialmente poco chiare, consente di costruire un contenuto narrativo, che può offrire strumenti di gestione alternativi ai sintomi in grado di aumentare l’autoefficacia e favorire processi virtuosi. L’attenzione agli aspetti relazionali, come la vulnerabilità al criticismo, sembra risultare altrettanto centrale.
Conclusioni. Nella costruzione del cambiamento nella BN sembra essere centrale poter favorire lo sviluppo di relazioni che modifichino la visione negativa di sè del paziente. La sfida maggiore sembra essere posta dai soggetti con strutture di personalità caratterizzate da cicli interpersonali problematici.
Bibliografia.
1. Castro-Fornieles J, Bigorra A, Martinez-Mallen E, Gonzalez L, Moreno E, Foint E, Toro J (2011) “Motivation to change in adolescents with bulimia nervosa mediates clinical change after tretment” Eur. Eat. Disord Rev. 19, 46-54
2. Geller J, Cassin SE, Brown KE, Srikameswaran S (2009) “Factor Associated with Improvements in Readiness for Change: Low vs normal BMI Eating Disorder” Int J Eat Disord 42, 40-46
3. Westen D, Harnden-Fischer J (2001) “Personality Profiles in Eating Disorders: Rethinking the Distinction between Axis I and Axis II” Am J Psychiatry 158, 547-562
L’Approccio Motivazionale alle cure dei DA. Nella fase egodistonica della Bulimia Nervosa
Casa di Cura “Villa Margherita” Arcugnano (VI), Centro per i DA
Pozzato M
Premesse. L’approccio alla cura nei Disturbi dell’Alimentazione (DA) vede da anni un attento interesse per il tema della motivazione alla costruzione di un cambiamento. Questa attenzione sembra trasversale ai vari modelli teorici di comprensione della patologia.
Descrizione della struttura. Le riflessioni cliniche presentate nascono dal lavoro del Centro DA della Casa di Cura “Villa Margherita” dove opera un’equipe multidisciplinare in un’ottica di riabilitazione psico-nutrizionale.
Introduzione.Nei primi contatti con un paziente con DA analizzare la motivazione presente e favorire la costruzione di una disponibilità ad aderire ad un progetto terapeutico, che consenta un cambiamento mantenibile nel tempo, è un asse centrale nel lavoro di terapia e comporta un’attenzione costante alla relazione terapeutica. L’esperienza clinica con pazienti affetti da BN evidenzia come la persona può esplicitare una richiesta di aiuto e avere una disponibilità al cambiamento per alcuni dei propri sintomi. L’abbuffata ad es. può essere vissuta come rottura della propria capacità di controllo e venire percepita in modo egodistonico come un agito che interferisce con l’autostima.
Conoscenze. Ricerche sulla disponibilità al cambiamento, misurata con la Readiness and Motivation Interview (RMI) abbinata all’Eating Disorders Inventory 2 (EDI-2), sottolineano come i diversi sintomi della BN possano presentare stadi di cambiamento differenti. Sembra emergere come necessaria una visione di complessità della motivazione, che prevede una disponibilità al cambiamento rispetto ai vari sintomi presenti nel quadro patologico. Qualora sia i sintomi comportamentali (di restrizione alimentare, di compenso, iperattività compresa, e di abbuffata) che i sintomi cognitivi (es. centralità del peso e della forma nella valutazione di sé; rimuginio e bisogno di controllo; tendenza al perfezionismo) non trovino un proprio percorso motivazionale attivo, possono rimanere a interferire nel processo di cambiamento. Altri aspetti che possono essere rilevanti nella costruzione di un’alleanza terapeutica motivazionale, nei casi più complessi, riguardano il funzionamento di personalità. Studi che indagano le strutture di personalità nella BN indicano come la sintomatologia alimentare si collochi in alcuni casi all’interno di funzionamenti complessi, spesso sregolati, con un’importante funzionalità dei sintomi nella gestione delle emozioni, delle relazioni e di alcuni stati del sé.
Risultati. Dai risultati di alcune ricerche sembra emergere come i pazienti maggiormente predisposti al cambiamento aumentino l’importanza attribuita alle relazioni amicali nel determinare la propria autostima. Sembra che avere un BMI a norma sia un fattore positivo rispetto alla possibilità di favorire esperienze di sviluppo personale, che diminuiscano l’importanza del peso e della forma nella visione di sè. Quindi una maggior predisposizione al cambiamento si trova in soggetti che riescono a riconfigurare il concetto di sé, trovando un senso di identità nella propria crescita e nelle relazioni interpersonali, allontanandosi dalla centralità data al peso e alla forma corporea nel determinare la propria autostima.
Indicazioni per l’utenza.Alcuni autori sottolineano come approcci terapeutici che contengano i livelli d’ansia possano favorire la predisposizione al cambiamento, in particolare coinvolgendo i pazienti in trattamenti collaborativi, nei quali il soggetto si percepisca come un attivo partecipante nella costruzione del piano di cura e possa sviluppare delle strategie di incremento della tolleranza allo stress.
Obiettivi. La riflessione presentata mira, partendo dalla letteratura, a individuare gli aspetti che possono essere associati alla predisposizione al cambiamento e a cogliere le complessità cliniche dei processi motivazionali nella BN sia rispetto al livello sintomatologico, egodistonico e non, che su quello del funzionamento di personalità. Aspetti che possono rendere più o meno difficile per l’équipe di lavoro la costruzione di una alleanza terapeutica motivazionale.
Osservazioni personali. Da terapeuta mi sembra molto utile una riflessione di Vandereycken W che sottolinea come nel linguaggio clinico alcune parole come “è incapace di insight” ; “non è motivato; “è poco cooperante” che rimandano a un limite del paziente, sarebbe utile lasciassero spazio a frasi come “ha paura del cambiamento”; “ha bisogno di controllo e autodeterminazione”; “manca di fiducia” che rimandano a un problema di coping e di relazione terapeutica.
Aspetti metodologici. La gestione degli aspetti emotivi e interpersonali sembra possa avere una particolare importanza nel mantenere la motivazione al lavoro terapeutico nella BN. La mentalizzazione di sensazioni interne, inizialmente poco chiare, consente di costruire un contenuto narrativo, che può offrire strumenti di gestione alternativi ai sintomi in grado di aumentare l’autoefficacia e favorire processi virtuosi. L’attenzione agli aspetti relazionali, come la vulnerabilità al criticismo, sembra risultare altrettanto centrale.
Conclusioni. Nella costruzione del cambiamento nella BN sembra essere centrale poter favorire lo sviluppo di relazioni che modifichino la visione negativa di sè del paziente. La sfida maggiore sembra essere posta dai soggetti con strutture di personalità caratterizzate da cicli interpersonali problematici.
Bibliografia.
1. Castro-Fornieles J, Bigorra A, Martinez-Mallen E, Gonzalez L, Moreno E, Foint E, Toro J (2011) “Motivation to change in adolescents with bulimia nervosa mediates clinical change after tretment” Eur. Eat. Disord Rev. 19, 46-54
2. Geller J, Cassin SE, Brown KE, Srikameswaran S (2009) “Factor Associated with Improvements in Readiness for Change: Low vs normal BMI Eating Disorder” Int J Eat Disord 42, 40-46
3. Westen D, Harnden-Fischer J (2001) “Personality Profiles in Eating Disorders: Rethinking the Distinction between Axis I and Axis II” Am J Psychiatry 158, 547-562