MS01.4
Villa Miralago: Centro per la Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare, Cuasso al Monte (VA).
In-Forma: Informare e formare tutti i componenti parentali nei gruppi multifamiliari in pazienti ricoverati in una Comunità Terapeutica Riabilitativa Residenziale
De Salvo C
Premessa. I gruppi multifamiliari sono costituiti da familiari, parenti prossimi e pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare gravi e meno gravi: sono padri, madri, fratelli, parenti prossimi, fidanzati, coniugi che si riuniscono periodicamente una volta al mese in gruppi condotti a turno da operatori appartenenti all'equipe di Villa Miralago, Comunita' Terapeutica Riabilitativa Residenziale per i disturbi del comportamento alimentare. Le esperienze condivise stimolano l'apprendimento e per molti versi é più facile per il terapeuta lavorare con un gruppo multifamiliare piuttosto che con una sola famiglia in quanto il lavoro terapeutico è fatto dai membri del gruppo. E 'anche più economico, consentendo ad un terapeuta di vedere più famiglie in meno tempo.
Descrizione. I gruppi coinvolgono solo i familiari e i parenti, o i pazienti e i parenti prossimi e i familiari insieme. Sono condotti da operatori con una specifica formazione nei disturbi del comportamento alimentare. I gruppi sono rivolti ai nuclei familiari dei pazienti ricoverati presso la struttura e ai nuclei familiari dei pazienti non ricoverati, conosciuti con la prima visita, in attesa di ricovero che sono interessati a partecipare.
Le famiglie dei pazienti gravi sperimentano vissuti di solitudine, di vergogna, di fallimento, di impotenza, di colpa, diventa difficile per loro mantenere le relazioni precedenti, tendono ad isolarsi. Hanno necessità di acquisire strumenti di comunicazione e di comprensione del disagio e della sofferenza per poter partecipare in modo adeguato e competente al processo di cura. I familiari sono coloro che più direttamente sono interessati e coinvolti nella sofferenza e nel processo di cura del paziente, spesso il paziente è eccessivamente richiedente verso di loro anche durante il ricovero.
Risultati. L’obiettivo principale che si prefigge il gruppo multifamiliare e' dare sostegno e insegnare le tecniche più utili da adottare per fronteggiare i problemi della persona affetta dalla malattia, di ridurre lo stress presente, di perseguire obiettivi psicoeducativi, informativi, terapeutici.
Il lavoro in gruppo e la presenza degli altri familiari e' utile ad aumentare la competenza, a recuperare risorse e speranze, a stimolare la solidarietà e permettere di confrontarsi su problemi ed esperienze simili, ad aiutarsi reciprocamente suggerendo diversi punti di vista e strategie, giungendo spesso a trovare nuove soluzioni che realmente permettono di migliorare la qualità della vita dei familiari e del paziente evidenziando che loro stessi sono degli esperti nella gestione dei comportamenti disturbati.
E' centrale il coinvolgimento attivo dei familiari nel progetto riabilitativo della persona perché le persone che possiedono un elevato supporto sociale riescono ad affrontare meglio gli eventi della vita ed hanno piu' difese nei confronti dello stress.
Bibliografia.
1. Lock J, Le Grange D, Agras WS, Dare C (2001) "Treatment Manual for Anorexia Nervosa: A Family-Based Approach", Guilford Press
2. Tantillo M (2003) Eating Disorders Today, Gürze Books
Villa Miralago: Centro per la Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare, Cuasso al Monte (VA).
In-Forma: Informare e formare tutti i componenti parentali nei gruppi multifamiliari in pazienti ricoverati in una Comunità Terapeutica Riabilitativa Residenziale
De Salvo C
Premessa. I gruppi multifamiliari sono costituiti da familiari, parenti prossimi e pazienti affetti da disturbi del comportamento alimentare gravi e meno gravi: sono padri, madri, fratelli, parenti prossimi, fidanzati, coniugi che si riuniscono periodicamente una volta al mese in gruppi condotti a turno da operatori appartenenti all'equipe di Villa Miralago, Comunita' Terapeutica Riabilitativa Residenziale per i disturbi del comportamento alimentare. Le esperienze condivise stimolano l'apprendimento e per molti versi é più facile per il terapeuta lavorare con un gruppo multifamiliare piuttosto che con una sola famiglia in quanto il lavoro terapeutico è fatto dai membri del gruppo. E 'anche più economico, consentendo ad un terapeuta di vedere più famiglie in meno tempo.
Descrizione. I gruppi coinvolgono solo i familiari e i parenti, o i pazienti e i parenti prossimi e i familiari insieme. Sono condotti da operatori con una specifica formazione nei disturbi del comportamento alimentare. I gruppi sono rivolti ai nuclei familiari dei pazienti ricoverati presso la struttura e ai nuclei familiari dei pazienti non ricoverati, conosciuti con la prima visita, in attesa di ricovero che sono interessati a partecipare.
Le famiglie dei pazienti gravi sperimentano vissuti di solitudine, di vergogna, di fallimento, di impotenza, di colpa, diventa difficile per loro mantenere le relazioni precedenti, tendono ad isolarsi. Hanno necessità di acquisire strumenti di comunicazione e di comprensione del disagio e della sofferenza per poter partecipare in modo adeguato e competente al processo di cura. I familiari sono coloro che più direttamente sono interessati e coinvolti nella sofferenza e nel processo di cura del paziente, spesso il paziente è eccessivamente richiedente verso di loro anche durante il ricovero.
Risultati. L’obiettivo principale che si prefigge il gruppo multifamiliare e' dare sostegno e insegnare le tecniche più utili da adottare per fronteggiare i problemi della persona affetta dalla malattia, di ridurre lo stress presente, di perseguire obiettivi psicoeducativi, informativi, terapeutici.
Il lavoro in gruppo e la presenza degli altri familiari e' utile ad aumentare la competenza, a recuperare risorse e speranze, a stimolare la solidarietà e permettere di confrontarsi su problemi ed esperienze simili, ad aiutarsi reciprocamente suggerendo diversi punti di vista e strategie, giungendo spesso a trovare nuove soluzioni che realmente permettono di migliorare la qualità della vita dei familiari e del paziente evidenziando che loro stessi sono degli esperti nella gestione dei comportamenti disturbati.
E' centrale il coinvolgimento attivo dei familiari nel progetto riabilitativo della persona perché le persone che possiedono un elevato supporto sociale riescono ad affrontare meglio gli eventi della vita ed hanno piu' difese nei confronti dello stress.
Bibliografia.
1. Lock J, Le Grange D, Agras WS, Dare C (2001) "Treatment Manual for Anorexia Nervosa: A Family-Based Approach", Guilford Press
2. Tantillo M (2003) Eating Disorders Today, Gürze Books