MS02.2
Tra desiderio e impulso. Riflessioni sul trattamento dell’impulsività
Unità DCA SerT Levante e Ponente – Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche - AUSL di Piacenza
Bonfà F, Uber E, Avanzi M, Spotti R, Cabrini S
Definizione. L’impulsività è un costrutto complesso che include al suo interno molteplici aspetti quali diminuita sensitività alle conseguenze negative di un comportamento, una rapida e non pianificata reazione a stimoli non adeguatamente processati, mancata attenzione alle conseguenze di lungo termine (1). Troppo spesso il termine viene utilizzato riduttivamente come criterio omogeneo nella sua inclusione in patologie molto differenti tra di loro. I disturbi psichici che includono l’impulsività sono molteplici (controllo degli impulsi, disturbi di Personalità, uso di sostanze, DCA ecc).
Nell’impulsività possiamo rilevare una componente di avventatezza, di imprudenza, di precipitazione così come la mancata previsione e pianificazione delle conseguenze di un comportamento. D’altra parte si può definire impulsivo quel comportamento proteso ad una meta (che può includere un approccio pianificato) caratterizzato da una scarsa valutazione delle strategie usate per ottenere quella ricompensa sia essa cibo, droghe, sesso, potere (per mezzo della violenza), denaro ecc. con conseguenze sfavorevoli (2).
Implicazioni per il trattamento. Le strategie terapeutiche dovranno differenziarsi in relazione al prevalere del modello “rapid-response”, dove l’impulsività è definita da una risposta senza adeguato controllo del contesto (Trait-dependent) rispetto al modello “reward-discounting” dove l’impulsività è definite dalla incapacità di resistere alla soddisfazione immediata perdendo così una ricompensa più significativa (State-dependent).
Sufficienti dati inducono ad ipotizzare che la sensibilità e la spinta agli stimoli reward giochino un ruolo di induzione alla sperimentazione e di motivazione all’uso di droghe e che nel binge la componente sensibilità al reward possa giocare una parte nell’attivazione del binge o nel desiderio del binge mentre la componete rapid-response (impulsività di fronte ad affetti negativi)potrebbe contribuire alla disinibizione del comportamento e alla perdita di controllo.
E’ necessario pianificare trattamenti in cui focalizzare i diversi tipi di impulsività e implementare skills adeguate.
Bibliografia.
1. Moeller FG, Barratt ES et al (2001) Psychiatric aspects of impulsivity. Am J Psychiatry 158:1783-1793
2. Swann AC, Bjork JM et al (2002) Two models of impulsivity: relationship to personality traits and psychopathology. Biol. Psychiatry 51, 12: 988-994
Tra desiderio e impulso. Riflessioni sul trattamento dell’impulsività
Unità DCA SerT Levante e Ponente – Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze Patologiche - AUSL di Piacenza
Bonfà F, Uber E, Avanzi M, Spotti R, Cabrini S
Definizione. L’impulsività è un costrutto complesso che include al suo interno molteplici aspetti quali diminuita sensitività alle conseguenze negative di un comportamento, una rapida e non pianificata reazione a stimoli non adeguatamente processati, mancata attenzione alle conseguenze di lungo termine (1). Troppo spesso il termine viene utilizzato riduttivamente come criterio omogeneo nella sua inclusione in patologie molto differenti tra di loro. I disturbi psichici che includono l’impulsività sono molteplici (controllo degli impulsi, disturbi di Personalità, uso di sostanze, DCA ecc).
Nell’impulsività possiamo rilevare una componente di avventatezza, di imprudenza, di precipitazione così come la mancata previsione e pianificazione delle conseguenze di un comportamento. D’altra parte si può definire impulsivo quel comportamento proteso ad una meta (che può includere un approccio pianificato) caratterizzato da una scarsa valutazione delle strategie usate per ottenere quella ricompensa sia essa cibo, droghe, sesso, potere (per mezzo della violenza), denaro ecc. con conseguenze sfavorevoli (2).
Implicazioni per il trattamento. Le strategie terapeutiche dovranno differenziarsi in relazione al prevalere del modello “rapid-response”, dove l’impulsività è definita da una risposta senza adeguato controllo del contesto (Trait-dependent) rispetto al modello “reward-discounting” dove l’impulsività è definite dalla incapacità di resistere alla soddisfazione immediata perdendo così una ricompensa più significativa (State-dependent).
Sufficienti dati inducono ad ipotizzare che la sensibilità e la spinta agli stimoli reward giochino un ruolo di induzione alla sperimentazione e di motivazione all’uso di droghe e che nel binge la componente sensibilità al reward possa giocare una parte nell’attivazione del binge o nel desiderio del binge mentre la componete rapid-response (impulsività di fronte ad affetti negativi)potrebbe contribuire alla disinibizione del comportamento e alla perdita di controllo.
E’ necessario pianificare trattamenti in cui focalizzare i diversi tipi di impulsività e implementare skills adeguate.
Bibliografia.
1. Moeller FG, Barratt ES et al (2001) Psychiatric aspects of impulsivity. Am J Psychiatry 158:1783-1793
2. Swann AC, Bjork JM et al (2002) Two models of impulsivity: relationship to personality traits and psychopathology. Biol. Psychiatry 51, 12: 988-994