L’Obesità in Età evolutiva. Esiste il BingEating negli adolescenti?
Gualandi P, Franzoni E
Premesse. Sempre più si parladell’incremento della prevalenza di Obesità in età evolutiva. Se per anni il trattamento dell’Obesità è stato appannagio di endocrinologi e nutrizionisti per le importanti implicazioni metaboliche che caratterizzano la patologia, oggi sempre più si tende a privilegiare l’approccio multidisciplinare considerando l’Obesità alla stregua degli altri DCA, come un continuum con il Binge Eating.
Conoscenze. La prevalenza di comportamenti di Binge Eating1 in campioni di bambini e adolescenti è elevata (dal 6% al 40%). Il Binge Eating Disorder (BED) è presente circa nel 2% degli adolescenti di sesso femminile e nello 0.3% di quelli di sesso maschile. L’età media del primo episodio di BED è 17.2 anni. Circa il 36.5% dei pazienti adolescenti obesi soddisfa una diagnosi di BED. Inoltre, il BED è un disturbo molto comune negli adolescenti obesi con diagnosi di diabete di tipo II.
Negli adolescenti obesi, la presenza del BED è associata a livelli elevati di ansia e depressione, così come bassa autostima e bassa stima per il proprio corpo. Rispetto agli adolescenti obesi ma senza diagnosi di BED, quelli obesi con BED rappresentano un gruppo con elevati disturbi psicopatologici (in particolare ansia e depressione) e sperimentano un maggior senso di inefficacia personale, maggiore anedonia, maggiore ansia di tratto e scarsa autostima.
Considerata la difficoltà di valutare cosa costituisca una “quantità obiettivamente elevata di cibo assunta” in soggetti che sono in fase evolutiva e che necessitano di svariate esigenze alimentari, diverse ricerche si sono concentrate sul fenomeno della “perdita del controllo” durante il mangiare (LOC, “loss of control”). In questo si distingue il Binge Eating Oggettivo (episodi in cui i soggetti riportano perdita di controllo mentre consumano una quantità obiettivamente e senza dubbio molto elevata di cibo) dal Binge Eating Soggettivo (episodi in cui i soggetti percepiscono di consumare una quantità elevata di cibo con sensazione di perdita del controllo, anche se tale quantità non è obiettivamente esagerata). Nei soggetti giovani in sovrappeso (6-13 anni)2 la perdita di controllo nel mangiare è un sintomo molto comune, così come i diversi tentativi di seguire diete alimentari.
La letteratura sembra suggerire che è proprio l’esperienza della perdita di controllo ad essere importante nella valutazione del BED in età adolescenziale (invece della quantità obiettivamente elevata di cibo assunto). I correlati comportamentali3 del BED nei soggetti adolescenti includono il mangiare in assenza di fame, il mangiare in risposta a forti emozioni e il mangiare in segreto. Negli adolescenti, l’alimentarsi in modo compulsivo con percezione di perdita di controllo è associato a sentimenti di fallimento. Nei soggetti maschi, questi sentimenti sembrano essere di fallimento nei confronti delle aspettative dei genitori. Nelle femmine, invece, questi comportamenti compulsivi sono collegati alla struttura di potere che esse percepiscono all’interno della famiglia. Se la famiglia viene percepita come dominata dalla presenza della madre, le figlie tendono a presentare più comportamenti compulsivi, una maggior sensazione di fallimento rispetto agli standard pretesi dalla madre e un più forte bisogno di approvazione sociale rispetto alle ragazze che percepiscono come equi i ruoli genitoriali.
Gli adolescenti con diagnosi di BED riportano più frequentemente l’uso di strategie di coping basate sull’evitamento intrapunitivo così come strategie disfunzionali nel regolare le emozioni negative come l’ansia. Inoltre, coloro che adottano anche comportamenti di tipo compensatorio (in percentuale più elevata di sesso femminile) sono più inclini all’uso di sostanze.
Conclusioni. Nonostante la maggior parte de soggetti adulti con BED sia obesa, l’inizio del BED sembrerebbe collocarsi solitamente nell’adolescenza, in un’epoca in cui la maggior parte dei soggetti dichiara di essere stata normopeso. Secondo alcune ricerche, l’obesità si sviluppa diversi anni dopo la prima comparsa del BED. Inoltre, la comparsa del BED solitamente parrebbe predittiva della comparsa di un disturbo depressivo maggiore nella maggior parte dei soggetti.
Bibliografia
1 Isnard P. et al (2003) “Binge eating and psychopathology in severely obese adolescents”, International Journal of Eating Disorders 34 (2):235-243
2 Tanofskt-Kraff M (2008) “Binge eating among children and adolescents” Im: Jelalian E, Steele R eds “Handbook of Child and Adolescent Obesity, Springer.
3 Sierra Baigre S. et al (2011) “Exploring the relationship between coping strategies and Binge Eating in nonclinical adolescents” European Eating Disorders Review Doi: 10.1002/erv.1103
Gualandi P, Franzoni E
Premesse. Sempre più si parladell’incremento della prevalenza di Obesità in età evolutiva. Se per anni il trattamento dell’Obesità è stato appannagio di endocrinologi e nutrizionisti per le importanti implicazioni metaboliche che caratterizzano la patologia, oggi sempre più si tende a privilegiare l’approccio multidisciplinare considerando l’Obesità alla stregua degli altri DCA, come un continuum con il Binge Eating.
Conoscenze. La prevalenza di comportamenti di Binge Eating1 in campioni di bambini e adolescenti è elevata (dal 6% al 40%). Il Binge Eating Disorder (BED) è presente circa nel 2% degli adolescenti di sesso femminile e nello 0.3% di quelli di sesso maschile. L’età media del primo episodio di BED è 17.2 anni. Circa il 36.5% dei pazienti adolescenti obesi soddisfa una diagnosi di BED. Inoltre, il BED è un disturbo molto comune negli adolescenti obesi con diagnosi di diabete di tipo II.
Negli adolescenti obesi, la presenza del BED è associata a livelli elevati di ansia e depressione, così come bassa autostima e bassa stima per il proprio corpo. Rispetto agli adolescenti obesi ma senza diagnosi di BED, quelli obesi con BED rappresentano un gruppo con elevati disturbi psicopatologici (in particolare ansia e depressione) e sperimentano un maggior senso di inefficacia personale, maggiore anedonia, maggiore ansia di tratto e scarsa autostima.
Considerata la difficoltà di valutare cosa costituisca una “quantità obiettivamente elevata di cibo assunta” in soggetti che sono in fase evolutiva e che necessitano di svariate esigenze alimentari, diverse ricerche si sono concentrate sul fenomeno della “perdita del controllo” durante il mangiare (LOC, “loss of control”). In questo si distingue il Binge Eating Oggettivo (episodi in cui i soggetti riportano perdita di controllo mentre consumano una quantità obiettivamente e senza dubbio molto elevata di cibo) dal Binge Eating Soggettivo (episodi in cui i soggetti percepiscono di consumare una quantità elevata di cibo con sensazione di perdita del controllo, anche se tale quantità non è obiettivamente esagerata). Nei soggetti giovani in sovrappeso (6-13 anni)2 la perdita di controllo nel mangiare è un sintomo molto comune, così come i diversi tentativi di seguire diete alimentari.
La letteratura sembra suggerire che è proprio l’esperienza della perdita di controllo ad essere importante nella valutazione del BED in età adolescenziale (invece della quantità obiettivamente elevata di cibo assunto). I correlati comportamentali3 del BED nei soggetti adolescenti includono il mangiare in assenza di fame, il mangiare in risposta a forti emozioni e il mangiare in segreto. Negli adolescenti, l’alimentarsi in modo compulsivo con percezione di perdita di controllo è associato a sentimenti di fallimento. Nei soggetti maschi, questi sentimenti sembrano essere di fallimento nei confronti delle aspettative dei genitori. Nelle femmine, invece, questi comportamenti compulsivi sono collegati alla struttura di potere che esse percepiscono all’interno della famiglia. Se la famiglia viene percepita come dominata dalla presenza della madre, le figlie tendono a presentare più comportamenti compulsivi, una maggior sensazione di fallimento rispetto agli standard pretesi dalla madre e un più forte bisogno di approvazione sociale rispetto alle ragazze che percepiscono come equi i ruoli genitoriali.
Gli adolescenti con diagnosi di BED riportano più frequentemente l’uso di strategie di coping basate sull’evitamento intrapunitivo così come strategie disfunzionali nel regolare le emozioni negative come l’ansia. Inoltre, coloro che adottano anche comportamenti di tipo compensatorio (in percentuale più elevata di sesso femminile) sono più inclini all’uso di sostanze.
Conclusioni. Nonostante la maggior parte de soggetti adulti con BED sia obesa, l’inizio del BED sembrerebbe collocarsi solitamente nell’adolescenza, in un’epoca in cui la maggior parte dei soggetti dichiara di essere stata normopeso. Secondo alcune ricerche, l’obesità si sviluppa diversi anni dopo la prima comparsa del BED. Inoltre, la comparsa del BED solitamente parrebbe predittiva della comparsa di un disturbo depressivo maggiore nella maggior parte dei soggetti.
Bibliografia
1 Isnard P. et al (2003) “Binge eating and psychopathology in severely obese adolescents”, International Journal of Eating Disorders 34 (2):235-243
2 Tanofskt-Kraff M (2008) “Binge eating among children and adolescents” Im: Jelalian E, Steele R eds “Handbook of Child and Adolescent Obesity, Springer.
3 Sierra Baigre S. et al (2011) “Exploring the relationship between coping strategies and Binge Eating in nonclinical adolescents” European Eating Disorders Review Doi: 10.1002/erv.1103