MS05.2
I DA nei maschi. Costruzione dell’identità e sintomo anoressico nell’adolescente maschio
Coordinatore Centro Cura e Studio sui DCA ASL FoggiaResponsabile Dipartimento DCA Istituto Nazionale di Psicoanalisi Lacaniana (INPLA)
Mendolicchio L
Premesse. I Disturbi del Comportamento Alimentare (DA) sono oramai non più una patologia di genere, infatti, gli indici epidemiologici di riferimento (incidenza e prevalenza) dei quadri clinici, di cui sopra, indicano un aumento di presenza dei sintomi anche nei maschi (1).
Conoscenze. Il picco di esordio dei DA, soprattutto dell’Anoressia Nervosa (AN) è l’età adolescenziale (2). La fase adolescenziale per Freud rappresentava un passaggio psicodinamico fondamentale. L’infanzia è, infatti, contrassegnata dalle identificazioni con l’alterità genitoriale e da un moto libidico masturbatorio. L’adolescenza, invece, si delinea nel momento in cui la pulsione sessuale più matura determina, per forza di cose, una separazione dall’Altro genitoriale (3). La genesi delle pulsioni sessuali nell’adolescenza apre la fase della “sessuazione”, neologismo da Lui inventato per giustificare la scelta soggettiva del godimento sessuale maschile e femminile, che prescinde dal genere biologico (4). La sessuazione, processo post-edipico delicato, oltre che articolato, determina spesso in caso di isteria un’angoscia rispetto al fatto che la pulsione sessuale (il trovamento di un oggetto che superi la dimensione narcisistica dell’autoerotismo infantile) viene vista come minacciosa. Nel maschio tale posizione risulta essere problematica soprattutto se nella fase infantile edipica l’identificazione con il padre risulta basarsi su una “imago” debole o evanescente (5).
Il non potersi ben orientare sull’oggetto pulsionale determina un rafforzamento, come tentativo riparatorio, della propria immagine corporea attraverso un rigonfiamento narcisistico. A tal proposito alcuni importanti psicoanalisti affermano: “In altre parole, l’immagine di fatto dissimula l’oggetto che include e viene a colmare la castrazione” (6).
Discussione. Il ruolo dell’immagine, anteposto a quella della pulsione, angosciante e destruente in età adolescenziale, espliciterebbe le caratteristiche sindromiche dell’anoressia nel maschio spesso associata da un lato alla dismorfofobia e dall’altro all’inseguimento di un ideale di immagine tipo “body builder” (7, 8). Si instaurerebbe nel soggetto uomo una dinamica immagine/pulsione (orale) tipica del comportamento anoressico maschile contraddistinto dal perseguimento di un ideale sempre perfettibile del corpo (sia magro che muscoloso) scandito da momenti di completo abbandono alla pulsione orale (abbuffate o iperselettività del nutrimento).
Conclusioni. Le conoscenze psicoanalitiche sia recenti (4,6) che storiche (3) offrono diversi spunti chiarificatori con i quali “intellegere“ i sintomi dei DCA. I presupposti teorici psicoanalitici sono fondamentali per poter passare dall’aspetto fenomenologico-psicopatologico dei sintomi, alle logiche che sottendono l’espressione e il mantenimento degli stessi.Solo attraverso questo passaggio è possibile delucidare il sintomo anoressico nel maschio superando così la visione di genere che da tempo ha accompagnato la AN.
Bibliografia.
1. Hoek HW (2003) “Review of the prevalence and incidence of eating disorders” Int J Eat Disord 34, 383-96.
2. Kaye W (2009) “Eating Disorders: Hope Despite Mortal Risk” Am J Psychiatry 166, 12-20
3. Freud S (1914,1905) “Opere: Introduzione al narcisismo e Tre saggi sulla teoria sessuale” Ed Bollati Boringhieri.
4. Lacan J, Ancora, Il Seminario 20° (1972), Ed Einaudi.
5. Cosenza D (2008) “Il muro dell’Anoressia” Ed Astrolabio.
6. Miller JA (2008) “La Psicoanalisi N°24” Ed Astrolabio.
7. Lock J (2011) “Aberrant Brain Activation During a Response Inhibition Task in Adolescent Eating Disorder Subtypes” Am J Psychiatry 168, 55–64
8. Vocks S, Busch M, Grönemeyer D, Schulte D, Herpertz S, Suchan B (2010) “Neural correlates of viewing photographs of one's own body and another woman's body in anorexia and bulimia nervosa: an fMRI study” J Psychiatry Neurosci 35, 163-76.
I DA nei maschi. Costruzione dell’identità e sintomo anoressico nell’adolescente maschio
Coordinatore Centro Cura e Studio sui DCA ASL FoggiaResponsabile Dipartimento DCA Istituto Nazionale di Psicoanalisi Lacaniana (INPLA)
Mendolicchio L
Premesse. I Disturbi del Comportamento Alimentare (DA) sono oramai non più una patologia di genere, infatti, gli indici epidemiologici di riferimento (incidenza e prevalenza) dei quadri clinici, di cui sopra, indicano un aumento di presenza dei sintomi anche nei maschi (1).
Conoscenze. Il picco di esordio dei DA, soprattutto dell’Anoressia Nervosa (AN) è l’età adolescenziale (2). La fase adolescenziale per Freud rappresentava un passaggio psicodinamico fondamentale. L’infanzia è, infatti, contrassegnata dalle identificazioni con l’alterità genitoriale e da un moto libidico masturbatorio. L’adolescenza, invece, si delinea nel momento in cui la pulsione sessuale più matura determina, per forza di cose, una separazione dall’Altro genitoriale (3). La genesi delle pulsioni sessuali nell’adolescenza apre la fase della “sessuazione”, neologismo da Lui inventato per giustificare la scelta soggettiva del godimento sessuale maschile e femminile, che prescinde dal genere biologico (4). La sessuazione, processo post-edipico delicato, oltre che articolato, determina spesso in caso di isteria un’angoscia rispetto al fatto che la pulsione sessuale (il trovamento di un oggetto che superi la dimensione narcisistica dell’autoerotismo infantile) viene vista come minacciosa. Nel maschio tale posizione risulta essere problematica soprattutto se nella fase infantile edipica l’identificazione con il padre risulta basarsi su una “imago” debole o evanescente (5).
Il non potersi ben orientare sull’oggetto pulsionale determina un rafforzamento, come tentativo riparatorio, della propria immagine corporea attraverso un rigonfiamento narcisistico. A tal proposito alcuni importanti psicoanalisti affermano: “In altre parole, l’immagine di fatto dissimula l’oggetto che include e viene a colmare la castrazione” (6).
Discussione. Il ruolo dell’immagine, anteposto a quella della pulsione, angosciante e destruente in età adolescenziale, espliciterebbe le caratteristiche sindromiche dell’anoressia nel maschio spesso associata da un lato alla dismorfofobia e dall’altro all’inseguimento di un ideale di immagine tipo “body builder” (7, 8). Si instaurerebbe nel soggetto uomo una dinamica immagine/pulsione (orale) tipica del comportamento anoressico maschile contraddistinto dal perseguimento di un ideale sempre perfettibile del corpo (sia magro che muscoloso) scandito da momenti di completo abbandono alla pulsione orale (abbuffate o iperselettività del nutrimento).
Conclusioni. Le conoscenze psicoanalitiche sia recenti (4,6) che storiche (3) offrono diversi spunti chiarificatori con i quali “intellegere“ i sintomi dei DCA. I presupposti teorici psicoanalitici sono fondamentali per poter passare dall’aspetto fenomenologico-psicopatologico dei sintomi, alle logiche che sottendono l’espressione e il mantenimento degli stessi.Solo attraverso questo passaggio è possibile delucidare il sintomo anoressico nel maschio superando così la visione di genere che da tempo ha accompagnato la AN.
Bibliografia.
1. Hoek HW (2003) “Review of the prevalence and incidence of eating disorders” Int J Eat Disord 34, 383-96.
2. Kaye W (2009) “Eating Disorders: Hope Despite Mortal Risk” Am J Psychiatry 166, 12-20
3. Freud S (1914,1905) “Opere: Introduzione al narcisismo e Tre saggi sulla teoria sessuale” Ed Bollati Boringhieri.
4. Lacan J, Ancora, Il Seminario 20° (1972), Ed Einaudi.
5. Cosenza D (2008) “Il muro dell’Anoressia” Ed Astrolabio.
6. Miller JA (2008) “La Psicoanalisi N°24” Ed Astrolabio.
7. Lock J (2011) “Aberrant Brain Activation During a Response Inhibition Task in Adolescent Eating Disorder Subtypes” Am J Psychiatry 168, 55–64
8. Vocks S, Busch M, Grönemeyer D, Schulte D, Herpertz S, Suchan B (2010) “Neural correlates of viewing photographs of one's own body and another woman's body in anorexia and bulimia nervosa: an fMRI study” J Psychiatry Neurosci 35, 163-76.