MS05.3
Disturbi del comportamento alimentare negli atleti di sesso maschile
Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Padova, Centro Regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Padova
Zanetti T
Premesse/Introduzione. Nella letteratura relativa ai disturbi del comportamento alimentare (DCA) emerge come quella degli atleti sia una categoria a rischio per l’insorgenza di Anoressia Nervosa o di Bulimia Nervosa, in forma completa o come sindrome parziale. Il rischio sembra inoltre correlato al livello di competitività richiesto dall’ambiente sportivo (1). Anche nell’ambito dello sport i DCA non si declinano unicamente al femminile, e sebbene i maschi rappresentino una percentuale più bassa del problema rispetto alla controparte femminile, rispecchiando così la distribuzione all’interno della popolazione generale, i DCA negli atleti maschi rappresentano un fenomeno da non trascurare (2).
Conoscenze. Alcune discipline sportive comportano un indice maggiore di rischio soprattutto quando viene richiesto un controllo costante del peso e delle forme corporee a fini agonistici o negli sport con specifiche categorie di peso in cui nel periodo pre-gara i comportamenti per perdere peso possono arrivare a sovrapporsi ai comportamenti tipici di un DCA: atleti riferiscono, oltre alla restrizione alimentare, l’uso di saune, di diuretici e lassativi, di vomito autoindotto per raggiungere un determinato peso corporeo. Anche negli sport di resistenza l’allenamento intensivo rischia di prendere la forma di allenamento compulsivo. Sono noti in letteratura gli studi svolti sui maratoneti (3) anche se è dibattuto il tema della sovrapponibilità delle caratteristiche psicologiche e fisiologiche tra pazienti con anoressia e corridori compulsivi. Nell’intervento verrà dato spazio alla presentazione delle principali caratteristiche cliniche dei DCA negli atleti maschi considerando i dati riportati nella letteratura scientifica sul tema.
Aspetti Metodologici. Oltre alla sintomatologia più tipica dei DCA che si esprime nella ricerca di un corpo sottile, caratteristica prevalente nel sesso femminile, nel caso dei maschi è importante considerare anche l’eccessiva attenzione dedicata allo sviluppo della massa muscolare, dove l’aspetto ossessivo è indirizzato al raggiungimento di un’ipertrofia muscolare soprattutto a livello toracico (“V shape figure”). Tale attenzione può sfociare in situazioni di dismorfofobia, documentate anche tra bodybuilders (4). L’identificazione precoce dei sintomi di un DCA, nei maschi in generale (5) e negli atleti maschi nello specifico, risulta più difficile rispetto al mondo femminile. Diventa pertanto di fondamentale importanza la formazione degli allenatori, trainers, operatori del fitness e dei medici sportivi per un riconoscimento tempestivo dei primi segnali di disagio negli atleti.
Osservazioni e/o interpretazioni personali. Verrà presentato un modello di intervento preventivo da svolgere in ambito sportivo attraverso la formazione degli allenatori. Tale formazione si basa su due capisaldi: l)la conoscenza da parte degli allenatori delle caratteristiche fisiche, (dimagramenti, oscillazioni di peso, stanchezza eccessiva, crampi, dolori addominali), comportamentali (diete arbitrarie e sbilanciate, uso di lassativi, diuretici, saune, vomito, over-exercising) e psicologiche (perfezionismo clinico, ipercompiacenza, difficoltà a gestire lo stress, dipendenza dalla performance; 2) il riconoscimento precoce dei primi sintomi.
Coclusioni. Poiché nel mondo sportivo anche i maschi possono presentare sintomi da disturbo del comportamento alimentare è auspicabile la collaborazione tra ambito sanitario ed ambito sportivo rispetto a questo tema che rischia, differentemente, di essere sottostimato e trascurato.
Bibliografia.
1. Thompson RA, Sherman R (2010) “Eating disorders in sport”. New York: Routledge.
2.Zanetti T (2011) “Sports and eating disorders in males”. In: Eating disorders in males” Strumia R et al, New York, Nova Science Publishers Inc.
3. Yates A, Leehey K, Shisslak CM (1983) “Running: An analogue of anorexia nervosa?” N Engl J Med 308, 251-255.
4. Wolke D, Sapouna M (2008) “Big men feeling small. Chilhood experience, muscle dysmorphia and other mental health problems in body builders” Psychology of Sport and Exercise 9, 595-604.
5. Andersen AE (1988) “Males with eating disorders” New York: Brunner/Mazel.
Disturbi del comportamento alimentare negli atleti di sesso maschile
Dipartimento di Neuroscienze, Università degli Studi di Padova, Centro Regionale per i Disturbi del Comportamento Alimentare di Padova
Zanetti T
Premesse/Introduzione. Nella letteratura relativa ai disturbi del comportamento alimentare (DCA) emerge come quella degli atleti sia una categoria a rischio per l’insorgenza di Anoressia Nervosa o di Bulimia Nervosa, in forma completa o come sindrome parziale. Il rischio sembra inoltre correlato al livello di competitività richiesto dall’ambiente sportivo (1). Anche nell’ambito dello sport i DCA non si declinano unicamente al femminile, e sebbene i maschi rappresentino una percentuale più bassa del problema rispetto alla controparte femminile, rispecchiando così la distribuzione all’interno della popolazione generale, i DCA negli atleti maschi rappresentano un fenomeno da non trascurare (2).
Conoscenze. Alcune discipline sportive comportano un indice maggiore di rischio soprattutto quando viene richiesto un controllo costante del peso e delle forme corporee a fini agonistici o negli sport con specifiche categorie di peso in cui nel periodo pre-gara i comportamenti per perdere peso possono arrivare a sovrapporsi ai comportamenti tipici di un DCA: atleti riferiscono, oltre alla restrizione alimentare, l’uso di saune, di diuretici e lassativi, di vomito autoindotto per raggiungere un determinato peso corporeo. Anche negli sport di resistenza l’allenamento intensivo rischia di prendere la forma di allenamento compulsivo. Sono noti in letteratura gli studi svolti sui maratoneti (3) anche se è dibattuto il tema della sovrapponibilità delle caratteristiche psicologiche e fisiologiche tra pazienti con anoressia e corridori compulsivi. Nell’intervento verrà dato spazio alla presentazione delle principali caratteristiche cliniche dei DCA negli atleti maschi considerando i dati riportati nella letteratura scientifica sul tema.
Aspetti Metodologici. Oltre alla sintomatologia più tipica dei DCA che si esprime nella ricerca di un corpo sottile, caratteristica prevalente nel sesso femminile, nel caso dei maschi è importante considerare anche l’eccessiva attenzione dedicata allo sviluppo della massa muscolare, dove l’aspetto ossessivo è indirizzato al raggiungimento di un’ipertrofia muscolare soprattutto a livello toracico (“V shape figure”). Tale attenzione può sfociare in situazioni di dismorfofobia, documentate anche tra bodybuilders (4). L’identificazione precoce dei sintomi di un DCA, nei maschi in generale (5) e negli atleti maschi nello specifico, risulta più difficile rispetto al mondo femminile. Diventa pertanto di fondamentale importanza la formazione degli allenatori, trainers, operatori del fitness e dei medici sportivi per un riconoscimento tempestivo dei primi segnali di disagio negli atleti.
Osservazioni e/o interpretazioni personali. Verrà presentato un modello di intervento preventivo da svolgere in ambito sportivo attraverso la formazione degli allenatori. Tale formazione si basa su due capisaldi: l)la conoscenza da parte degli allenatori delle caratteristiche fisiche, (dimagramenti, oscillazioni di peso, stanchezza eccessiva, crampi, dolori addominali), comportamentali (diete arbitrarie e sbilanciate, uso di lassativi, diuretici, saune, vomito, over-exercising) e psicologiche (perfezionismo clinico, ipercompiacenza, difficoltà a gestire lo stress, dipendenza dalla performance; 2) il riconoscimento precoce dei primi sintomi.
Coclusioni. Poiché nel mondo sportivo anche i maschi possono presentare sintomi da disturbo del comportamento alimentare è auspicabile la collaborazione tra ambito sanitario ed ambito sportivo rispetto a questo tema che rischia, differentemente, di essere sottostimato e trascurato.
Bibliografia.
1. Thompson RA, Sherman R (2010) “Eating disorders in sport”. New York: Routledge.
2.Zanetti T (2011) “Sports and eating disorders in males”. In: Eating disorders in males” Strumia R et al, New York, Nova Science Publishers Inc.
3. Yates A, Leehey K, Shisslak CM (1983) “Running: An analogue of anorexia nervosa?” N Engl J Med 308, 251-255.
4. Wolke D, Sapouna M (2008) “Big men feeling small. Chilhood experience, muscle dysmorphia and other mental health problems in body builders” Psychology of Sport and Exercise 9, 595-604.
5. Andersen AE (1988) “Males with eating disorders” New York: Brunner/Mazel.