MS06.2. Strategie di arruolamento nel rifiuto delle cure in adolescenza. Efficacia di un trattamento integrato che includa la psicoterapia familiare nei DA dell’adolescenza: risultati di una ricerca clinica.
Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica, I.E.F.Co.S, Cattedra di Psichiatria, Psicologia Clinica e Psicoterapia, Università “La Sapienza” (Roma)
Onnis L
Premesse.Viene presentata una metodologia, ispirata all’orientamento sistemico, che si propone di integrare e connettere i diversi livelli di fenomeni complessi come i DCA, in cui coesistono componenti socio-culturali, biologiche, psicodinamiche, familiari. Vengono, in particolare, presi in considerazione gli aspetti psicodinamici individuali delle pazienti anoressiche e bulimiche, e le modalità relazionali che spesso caratterizzano il sistema familiare; viene evidenziata la complementarietà e specularità tra gli uni e le altre.
Descrizione della struttura. La ricerca si è svolta presso la U.O.C. di Psicoterapia dell’Università “Sapienza” di Roma, diretta dal Prof. L. Onnis (Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica) che ha lavorato in collaborazione con l’Ambulatorio del DCA della medesima Università, diretto del Prof. M. Cuzzolaro (Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Neurologiche dell’Età Evolutiva).
Conoscenze. Le modalità di intervento utilizzato nel lavoro con le famiglie delle pazienti anoressiche e bulimiche, sono state molteplici: le tecniche strutturali, il sostegno alla genitorialità, la prospettiva trigenerazionale, e l’uso di un metodo basato sul linguaggio analogico, elaborato dal nostro gruppo di ricerca, chiamato metodo delle “Sculture del tempo familiare”.
Osservazioni personali. Bateson diceva che una delle principali forme di saggezza consiste nella “conoscenza del contesto all’interno del quale si manifesta un fenomeno e nel quale esso può, allora, assumere significato e comprensibilità, perché è nel contesto, dice ancora Bateson, che si rivelano “pattern which connect”, le connessioni che collegano il fenomeno alla molteplicità delle sue componenti (biologiche, psico-emozionali, relazionali).
Obiettivi. L’obiettivo centrale della ricerca è duplice: da un lato mettere in evidenza, sotto il profilo teorico, la correlazione circolare tra alcune dinamiche familiari e la persistenza della sintomatologia anoressica o bulimica, dall’altro, elaborare sotto il profilo clinico, una efficace strategia di trattamento, basato sulla interdisciplinarietà.
Metodologia.Partendo da queste premesse teoriche viene presentato il protocollo e i risultati di una ricerca in cui si verifica l’efficacia di un trattamento integrato dell’anoressia e bulimia, che associa interventi medico-dietetico-nutrizionali ad una psicoterapia familiare. Un campione sperimentale di pazienti, seguito con tale trattamento integrato è messo a confronto con un campione di controllo seguito con interventi esclusivamente di tipo medico-dietetico-nutrizionale.
Risultati.I primi risultati della ricerca mostrano l’utilità e l’efficacia del trattamento integrato e danno indicazioni utili per progetti di prevenzione che evitino la cronicità e lo stigma sociale.
Interpretazioni personali. E’ straordinariamente suggestivo notare come, in molti casi, un trattamento integrato che includa interventi medico-nutrizionali con una psicoterapia familiare e individuale, sia in grado di riavviare un processo di crescita a vari livelli permettendo un nuovo fluire di quel “tempo sospeso” che abbiamo indicato come elemento centrale di tutto il fenomeno anoressico: a livello del nucleo familiare che riattiva il proprio ciclo vitale, bloccato interno alla difficile transizione adolescenziale; a livello dei vissuti psicologici dell’individuo – paziente che recupera un rapporto più pacificato con la propria immagine corporea e può assumere una più definita identità di genere; a livello del corpo anoressico che, di quel “tempo sospeso” della crescita, rappresentava l’evidenza emblematica e che ora può sviluppare forme più mature e sessuate
Bibliografia.
1. Onnis L (2004) “Il tempo sospeso” F. Angeli, MI
2. Onnis L, Barbara E, Bernardini M, Di Giacomo S, Giambartolomei A, Leonelli A, Mulè AM, Nicoletti PG, Vietri A (2010) ”L’approccio integrato in anoressia e bulimia: risultati preliminari di una ricerca sistemica” Medicina e Psicosomatica 2, 35-47
3. Onnis L, Gentilezza S, Granese C, Ierace S (2010) “I linguaggi del corpo nell’orientamento sistemico: dal riduzionismo alla complessità in psicosomatica” Idee in Psicoterapia 1, 49-67.
4. Onnis L, Barbara E, Bernardini M, Di Giacomo S, Giambartolomei A, Leonelli A, Mulè AM, Nicoletti PG, Vietri A (2011) “Family Relationships and Eating Disorders. The efectiveness of an integrated approach in the treatment of adolescent anorexia and bulimia: results of a controlled systemic research” Eating and Weigh Disorders, in stampa
Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica, I.E.F.Co.S, Cattedra di Psichiatria, Psicologia Clinica e Psicoterapia, Università “La Sapienza” (Roma)
Onnis L
Premesse.Viene presentata una metodologia, ispirata all’orientamento sistemico, che si propone di integrare e connettere i diversi livelli di fenomeni complessi come i DCA, in cui coesistono componenti socio-culturali, biologiche, psicodinamiche, familiari. Vengono, in particolare, presi in considerazione gli aspetti psicodinamici individuali delle pazienti anoressiche e bulimiche, e le modalità relazionali che spesso caratterizzano il sistema familiare; viene evidenziata la complementarietà e specularità tra gli uni e le altre.
Descrizione della struttura. La ricerca si è svolta presso la U.O.C. di Psicoterapia dell’Università “Sapienza” di Roma, diretta dal Prof. L. Onnis (Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Medicina Psicologica) che ha lavorato in collaborazione con l’Ambulatorio del DCA della medesima Università, diretto del Prof. M. Cuzzolaro (Dipartimento di Scienze Psichiatriche e Neurologiche dell’Età Evolutiva).
Conoscenze. Le modalità di intervento utilizzato nel lavoro con le famiglie delle pazienti anoressiche e bulimiche, sono state molteplici: le tecniche strutturali, il sostegno alla genitorialità, la prospettiva trigenerazionale, e l’uso di un metodo basato sul linguaggio analogico, elaborato dal nostro gruppo di ricerca, chiamato metodo delle “Sculture del tempo familiare”.
Osservazioni personali. Bateson diceva che una delle principali forme di saggezza consiste nella “conoscenza del contesto all’interno del quale si manifesta un fenomeno e nel quale esso può, allora, assumere significato e comprensibilità, perché è nel contesto, dice ancora Bateson, che si rivelano “pattern which connect”, le connessioni che collegano il fenomeno alla molteplicità delle sue componenti (biologiche, psico-emozionali, relazionali).
Obiettivi. L’obiettivo centrale della ricerca è duplice: da un lato mettere in evidenza, sotto il profilo teorico, la correlazione circolare tra alcune dinamiche familiari e la persistenza della sintomatologia anoressica o bulimica, dall’altro, elaborare sotto il profilo clinico, una efficace strategia di trattamento, basato sulla interdisciplinarietà.
Metodologia.Partendo da queste premesse teoriche viene presentato il protocollo e i risultati di una ricerca in cui si verifica l’efficacia di un trattamento integrato dell’anoressia e bulimia, che associa interventi medico-dietetico-nutrizionali ad una psicoterapia familiare. Un campione sperimentale di pazienti, seguito con tale trattamento integrato è messo a confronto con un campione di controllo seguito con interventi esclusivamente di tipo medico-dietetico-nutrizionale.
Risultati.I primi risultati della ricerca mostrano l’utilità e l’efficacia del trattamento integrato e danno indicazioni utili per progetti di prevenzione che evitino la cronicità e lo stigma sociale.
Interpretazioni personali. E’ straordinariamente suggestivo notare come, in molti casi, un trattamento integrato che includa interventi medico-nutrizionali con una psicoterapia familiare e individuale, sia in grado di riavviare un processo di crescita a vari livelli permettendo un nuovo fluire di quel “tempo sospeso” che abbiamo indicato come elemento centrale di tutto il fenomeno anoressico: a livello del nucleo familiare che riattiva il proprio ciclo vitale, bloccato interno alla difficile transizione adolescenziale; a livello dei vissuti psicologici dell’individuo – paziente che recupera un rapporto più pacificato con la propria immagine corporea e può assumere una più definita identità di genere; a livello del corpo anoressico che, di quel “tempo sospeso” della crescita, rappresentava l’evidenza emblematica e che ora può sviluppare forme più mature e sessuate
Bibliografia.
1. Onnis L (2004) “Il tempo sospeso” F. Angeli, MI
2. Onnis L, Barbara E, Bernardini M, Di Giacomo S, Giambartolomei A, Leonelli A, Mulè AM, Nicoletti PG, Vietri A (2010) ”L’approccio integrato in anoressia e bulimia: risultati preliminari di una ricerca sistemica” Medicina e Psicosomatica 2, 35-47
3. Onnis L, Gentilezza S, Granese C, Ierace S (2010) “I linguaggi del corpo nell’orientamento sistemico: dal riduzionismo alla complessità in psicosomatica” Idee in Psicoterapia 1, 49-67.
4. Onnis L, Barbara E, Bernardini M, Di Giacomo S, Giambartolomei A, Leonelli A, Mulè AM, Nicoletti PG, Vietri A (2011) “Family Relationships and Eating Disorders. The efectiveness of an integrated approach in the treatment of adolescent anorexia and bulimia: results of a controlled systemic research” Eating and Weigh Disorders, in stampa