MS06.5
Personalità e differenze di genere nelle condotte alimentari in adolescenza
Dipartimento di Scienze Pedagogiche e Psicologiche, Sezione di Psicologia, Ce.R.I.P. Centro di Ricerca e Intervento in Psicologia dello sviluppo e dell’Educazione, Università di Messina.
Cuzzocrea F, Larcan R
Introduzione. Chiarire il rapporto tra fattori di personalità e condotte alimentari assume una certa rilevanza soprattutto nella definizione dei confini diagnostici di disturbi a eziologia comune (Widiger & Clark, 2000). Fornisce, inoltre, utili spunti di riflessione sui risultati dei trattamenti e sui rischi di ricaduta (Carter, e coll., 2004), suggerendo trattamenti sempre più mirati. La maggior parte delle ricerche ha preso in considerazione soggetti adulti che presentavano situazioni conclamate di disturbo della condotta alimentare, identificando un ruolo significativo dei disturbi d’ansia Waller e Pallister, 2008).
Obiettivi. Lo scopo di questa ricerca è quindi verificare eventuali correlazioni fra condotte alimentari e caratteristiche di personalità in soggetti in età evolutiva. Si è ritenuto interessante analizzare la relazione tra le condotte alimentari, i livelli di ansia, l’instabilità e la labilità emotiva, l’estroversione e il disadattamento sociale. In particolare, si è voluto verificare quali fattori di personalità possano essere considerati “predittivi” rispetto a specifiche condotte alimentari analizzando eventuali differenze di genere.
Aspetti metodologici. Hanno partecipato alla ricerca 592 soggetti, di cui 324 maschi e 268 femmine con età media di 17,16 anni (DS=1,03), reclutati presso istituti di scuola media superiore della provincia di Messina. E’ stata predisposta una batteria di test che sono stati presentati bilanciando l’ordine di somministrazione. Per valutare le condotte alimentari, è stato proposto l’EDI-2 (Eating Disorder Inventory-2); per i livelli d’ansia il questionario STAI-Y (State-Training Anxiety Inventory), mentre, per le caratteristiche di personalità, l’EPQ-R e il test IVE (Questionario impulsività). La procedura per la compilazione dei test è avvenuta per auto-somministrazione nel contesto classe, in anonimato.
Risultati. L’analisi dei dati ha evidenziato significative differenze di genere nelle caratteristiche di personalità [F(1,590)=16.9; p=.00001] e nelle condotte alimentari F(1,590)=11.17; p=.00001].
L’analisi della regressione lineare ha individuato, nelle ragazze, la correlazione fra l’ansia di tratto l’impulso alla magrezza [r=.182;p<.001], la bulimia [r=.273;p<.001], l’ascetismo [r=.204;p<.001], l’insoddisfazione corporea [r=.407;p<.001] e l’impulsività [r=.286;p<.001]. Quest’ultima sembra essere predittiva dell’insorgenza della bulimia [r=.242;p<.001]. Nei ragazzi, le caratteristiche di personalità sembrano maggiormente predittive di condotte alimentari disfunzionali. Il nevroticismo si correla con la consapevolezza enterocettiva [r=.273;p<.001], l’impulso alla magrezza [r=.192;p<.001], la bulimia [r=.164;p<.001] e l’insicurezza sociale [r=.150;p<.001]. Lo psicoticismo si presume possa essere predittivo della sfiducia interpersonale [r=.117;p<.001], della bulimia [r=.167;p<.001], dell’insicurezza sociale [r=.143;p<.001]. L’ansia di stato si correla positivamente con l’insicurezza sociale [r=.273;p<.001], la sfiducia interpersonale [r=.273;p<.001], l’inadeguatezza [r=.273;p<.001].
Discussione. La ricerca ha confermato differenze di genere nelle condotte alimentari. L’ansia di tratto rappresenta un fattore predittivo per quanto riguarda le ragazze, mentre per i ragazzi sembrano essere rilevanti il nevroticismo e lo psicoticismo. I risultati ottenuti non possono essere considerati sufficienti per tracciare un profilo di personalità rispetto alla probabilità di assumere condotte alimentari inadeguate. Non possiamo, infatti, escludere i fattori organici e i fattori ambientali che assumono un ruolo rilevante. Inoltre, sarebbe opportuno avviare un screening longitudinale ad ampio spettro al fine di verificare con maggiore accuratezza i possibili esiti evolutivi. Nonostante i limiti, questi primi risultati sottolineano il ruolo delle caratteristiche individuali quale fattore discriminante. Le significative differenze fra i generi sembrano ribadire la necessità di progettare interventi di prevenzione o di trattamento dei disturbi dell’alimentazione che tengano maggiormente conto delle caratteristiche individuali.
Bibliografia.
1. Carter JR, Blackmore E, Sitandar-Pinnot K, & Woodside DB (2004) “Relais in anorexia nervosa: A survival analysis” Psychological Medicine 34, 671-679.
2. Waller G, Pallister E (2008) “Anxiety in the eating disorders: Understanding the overlap. Clinical Psychology Review, 28, 366-386.
3. Widiger TA, Clark LA (2000) „Toward DSM-V and the classification of psychopathology” Psychological Bulletin 126, 946-963.
Personalità e differenze di genere nelle condotte alimentari in adolescenza
Dipartimento di Scienze Pedagogiche e Psicologiche, Sezione di Psicologia, Ce.R.I.P. Centro di Ricerca e Intervento in Psicologia dello sviluppo e dell’Educazione, Università di Messina.
Cuzzocrea F, Larcan R
Introduzione. Chiarire il rapporto tra fattori di personalità e condotte alimentari assume una certa rilevanza soprattutto nella definizione dei confini diagnostici di disturbi a eziologia comune (Widiger & Clark, 2000). Fornisce, inoltre, utili spunti di riflessione sui risultati dei trattamenti e sui rischi di ricaduta (Carter, e coll., 2004), suggerendo trattamenti sempre più mirati. La maggior parte delle ricerche ha preso in considerazione soggetti adulti che presentavano situazioni conclamate di disturbo della condotta alimentare, identificando un ruolo significativo dei disturbi d’ansia Waller e Pallister, 2008).
Obiettivi. Lo scopo di questa ricerca è quindi verificare eventuali correlazioni fra condotte alimentari e caratteristiche di personalità in soggetti in età evolutiva. Si è ritenuto interessante analizzare la relazione tra le condotte alimentari, i livelli di ansia, l’instabilità e la labilità emotiva, l’estroversione e il disadattamento sociale. In particolare, si è voluto verificare quali fattori di personalità possano essere considerati “predittivi” rispetto a specifiche condotte alimentari analizzando eventuali differenze di genere.
Aspetti metodologici. Hanno partecipato alla ricerca 592 soggetti, di cui 324 maschi e 268 femmine con età media di 17,16 anni (DS=1,03), reclutati presso istituti di scuola media superiore della provincia di Messina. E’ stata predisposta una batteria di test che sono stati presentati bilanciando l’ordine di somministrazione. Per valutare le condotte alimentari, è stato proposto l’EDI-2 (Eating Disorder Inventory-2); per i livelli d’ansia il questionario STAI-Y (State-Training Anxiety Inventory), mentre, per le caratteristiche di personalità, l’EPQ-R e il test IVE (Questionario impulsività). La procedura per la compilazione dei test è avvenuta per auto-somministrazione nel contesto classe, in anonimato.
Risultati. L’analisi dei dati ha evidenziato significative differenze di genere nelle caratteristiche di personalità [F(1,590)=16.9; p=.00001] e nelle condotte alimentari F(1,590)=11.17; p=.00001].
L’analisi della regressione lineare ha individuato, nelle ragazze, la correlazione fra l’ansia di tratto l’impulso alla magrezza [r=.182;p<.001], la bulimia [r=.273;p<.001], l’ascetismo [r=.204;p<.001], l’insoddisfazione corporea [r=.407;p<.001] e l’impulsività [r=.286;p<.001]. Quest’ultima sembra essere predittiva dell’insorgenza della bulimia [r=.242;p<.001]. Nei ragazzi, le caratteristiche di personalità sembrano maggiormente predittive di condotte alimentari disfunzionali. Il nevroticismo si correla con la consapevolezza enterocettiva [r=.273;p<.001], l’impulso alla magrezza [r=.192;p<.001], la bulimia [r=.164;p<.001] e l’insicurezza sociale [r=.150;p<.001]. Lo psicoticismo si presume possa essere predittivo della sfiducia interpersonale [r=.117;p<.001], della bulimia [r=.167;p<.001], dell’insicurezza sociale [r=.143;p<.001]. L’ansia di stato si correla positivamente con l’insicurezza sociale [r=.273;p<.001], la sfiducia interpersonale [r=.273;p<.001], l’inadeguatezza [r=.273;p<.001].
Discussione. La ricerca ha confermato differenze di genere nelle condotte alimentari. L’ansia di tratto rappresenta un fattore predittivo per quanto riguarda le ragazze, mentre per i ragazzi sembrano essere rilevanti il nevroticismo e lo psicoticismo. I risultati ottenuti non possono essere considerati sufficienti per tracciare un profilo di personalità rispetto alla probabilità di assumere condotte alimentari inadeguate. Non possiamo, infatti, escludere i fattori organici e i fattori ambientali che assumono un ruolo rilevante. Inoltre, sarebbe opportuno avviare un screening longitudinale ad ampio spettro al fine di verificare con maggiore accuratezza i possibili esiti evolutivi. Nonostante i limiti, questi primi risultati sottolineano il ruolo delle caratteristiche individuali quale fattore discriminante. Le significative differenze fra i generi sembrano ribadire la necessità di progettare interventi di prevenzione o di trattamento dei disturbi dell’alimentazione che tengano maggiormente conto delle caratteristiche individuali.
Bibliografia.
1. Carter JR, Blackmore E, Sitandar-Pinnot K, & Woodside DB (2004) “Relais in anorexia nervosa: A survival analysis” Psychological Medicine 34, 671-679.
2. Waller G, Pallister E (2008) “Anxiety in the eating disorders: Understanding the overlap. Clinical Psychology Review, 28, 366-386.
3. Widiger TA, Clark LA (2000) „Toward DSM-V and the classification of psychopathology” Psychological Bulletin 126, 946-963.