MS09.2
DCA e disturbi d’ansia: aspetti specifici di assessment e trattamento nell’approccio medico-nutrizionale
Centro Gruber Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi d’Ansia e Psicosomatici
Ballardini D
Premessa ed evidenze. Nei pazienti con Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) la sintomatologia nutrizionale si esprime quasi sempre associata a sintomi suggestivi di un’elevata attivazione emozionale, attivazione emozionale che si accentua ulteriormente quando si avvia un processo di cura che miri ad affrontare il core sintomatologico. D’altro canto nei DCA la comorbilità con Disturbi d’Ansia (DA) è ampiamente descritta in letteratura (1,2) in particolare troviamo Disturbo d’Ansia Generalizzato, Attacchi di Panico, Fobia Sociale e Fobie Specifiche, Disturbo Ossessivo Compulsivo, Disturbo Post-Traumatico da Stress. La sintomatologia dell’ansia rappresenta una particolare criticità per l’applicazione delle tecniche della Riabilitazione Psico-Nutrizionale, quindi nell’approccio integrato ai DCA con comorbilità con Disturbi d’Ansia è necessario un ampliamento delle tecniche terapeutiche che tengano conto degli stati di forte attivazione presenti in questi pazienti e della necessità d’ intensificare gli aspetti integrativi con la psicoterapia. Per cui accanto ai moduli terapeutici classici di gestione degli aspetti medici, psicoeducazionali e di ristrutturazione cognitiva su cibo/peso/corpo occorre strutturare un percorso aggiuntivo per affrontare aspetti di marcata attivazione emozionale. Dalle evidenze scientifiche (3,4,5) emerge che l’intervento specialistico medico e nutrizionale, ad opera di medici internisti, nutrizionisti e dietisti, è elemento cardine degli approcci riabilitativi nei DCA. I sintomi acuti dell’ansia potrebbero allontanare questi pazienti da un trattamento ottimale in quanto le figure medico nutrizionali non sempre hanno una formazione specifica per la gestione di tali criticità, portando quindi ad impostare trattamenti che escludendo o marginalizzando l’aspetto medico-nutrizionale aumenterebbero il rischio di complicanze acute per il paziente e una malpractice nella strutturazione dell’intervento con la persistenza di una sintomatologia invalidante.
Caratteristiche ed obiettivi dello studio. Sono stati studiati in termini di efficacia terapeutica un gruppo di 15 pazienti con DCA long-term e comorbilità con DA che hanno effettuato un percorso di Terapia Intensiva Giornaliera inserito all’interno di un percorso ambulatoriale interdisciplinare ad orientamento cognitivo e cognitivo-comportamentale , il cui obiettivo era quello di attenuare la sintomatologia acuta che riduceva la possibilità per il paziente di trarre giovamento dal processo psicoterapico per l’intensità delle condotte d’eliminazione, per debilitazione e per le complicanze biologiche e cognitive ad essa legate. Verrà presentata la strutturazione del percorso diagnostico terapeutico che tiene conto delle caratteristiche sopra citate, evidenziando gli indicatori di efficacia e fornendo i risultati terapeutici raggiunti al termine del percorso intensivo e al follow-up (6,7).
Discussione. Approcci intensivi specifici e integrati possono migliorare l’adesione terapeutica e la sintomatologia in DCA long-term con esiti che risultano mantenersi nel tempo. Potrebbe quindi essere auspicabile, per le figure medico-nutrizionali che vogliano specializzarsi negli approcci interdisciplinari per DCA, una formazione specifica per il trattamento di casi di DCA ad alta comorbilità con DA oltre che un’intensificazione della strutturazione di pratiche d’integrazione fra l’intervento medico-nutrizionale, psicoterapico e psichiatrico.
Bibliografia.
1. Waller G (2008) “A 'trans-transdiagnostic' model of the eating disorders: a new way to open the egg?” Eur Eat Disord Rev 16, 165-172.
2. Anderluch MB, Tchanturia K, Rabe-Hesketh S, Treasure J (2003) “Childhood obsessive-compulsiv
e personality traits in adult women with eating disorder: Defining a broader eating phenotype” Am J Psychiatry 160, 242-247.
3. American Psychiatric Association (2006) “Practice guideline for the treatment of patients with eating disorders” (3th ed), American Psychiatric Association, Washington DC.
4. American Academy for Eating Disorgers (2011) “Critical points for early recognition and medical risk management in the care of individuals with eating disorders” 2nd Ed. www.AEDWEB.ORG
5. National Institute for Clinical Excellence (2004) “Eating disorders. Core interventions in the treatment and management of anorexia nervosa, bulimia nervosa, and related eating disorders” The British Psychological Society and Gaskell, London.
6. Ballardini D, Schumann R,(2011) La Riabilitazione Psico-Nutrizionale, Carocci Ed. In pres
DCA e disturbi d’ansia: aspetti specifici di assessment e trattamento nell’approccio medico-nutrizionale
Centro Gruber Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi d’Ansia e Psicosomatici
Ballardini D
Premessa ed evidenze. Nei pazienti con Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) la sintomatologia nutrizionale si esprime quasi sempre associata a sintomi suggestivi di un’elevata attivazione emozionale, attivazione emozionale che si accentua ulteriormente quando si avvia un processo di cura che miri ad affrontare il core sintomatologico. D’altro canto nei DCA la comorbilità con Disturbi d’Ansia (DA) è ampiamente descritta in letteratura (1,2) in particolare troviamo Disturbo d’Ansia Generalizzato, Attacchi di Panico, Fobia Sociale e Fobie Specifiche, Disturbo Ossessivo Compulsivo, Disturbo Post-Traumatico da Stress. La sintomatologia dell’ansia rappresenta una particolare criticità per l’applicazione delle tecniche della Riabilitazione Psico-Nutrizionale, quindi nell’approccio integrato ai DCA con comorbilità con Disturbi d’Ansia è necessario un ampliamento delle tecniche terapeutiche che tengano conto degli stati di forte attivazione presenti in questi pazienti e della necessità d’ intensificare gli aspetti integrativi con la psicoterapia. Per cui accanto ai moduli terapeutici classici di gestione degli aspetti medici, psicoeducazionali e di ristrutturazione cognitiva su cibo/peso/corpo occorre strutturare un percorso aggiuntivo per affrontare aspetti di marcata attivazione emozionale. Dalle evidenze scientifiche (3,4,5) emerge che l’intervento specialistico medico e nutrizionale, ad opera di medici internisti, nutrizionisti e dietisti, è elemento cardine degli approcci riabilitativi nei DCA. I sintomi acuti dell’ansia potrebbero allontanare questi pazienti da un trattamento ottimale in quanto le figure medico nutrizionali non sempre hanno una formazione specifica per la gestione di tali criticità, portando quindi ad impostare trattamenti che escludendo o marginalizzando l’aspetto medico-nutrizionale aumenterebbero il rischio di complicanze acute per il paziente e una malpractice nella strutturazione dell’intervento con la persistenza di una sintomatologia invalidante.
Caratteristiche ed obiettivi dello studio. Sono stati studiati in termini di efficacia terapeutica un gruppo di 15 pazienti con DCA long-term e comorbilità con DA che hanno effettuato un percorso di Terapia Intensiva Giornaliera inserito all’interno di un percorso ambulatoriale interdisciplinare ad orientamento cognitivo e cognitivo-comportamentale , il cui obiettivo era quello di attenuare la sintomatologia acuta che riduceva la possibilità per il paziente di trarre giovamento dal processo psicoterapico per l’intensità delle condotte d’eliminazione, per debilitazione e per le complicanze biologiche e cognitive ad essa legate. Verrà presentata la strutturazione del percorso diagnostico terapeutico che tiene conto delle caratteristiche sopra citate, evidenziando gli indicatori di efficacia e fornendo i risultati terapeutici raggiunti al termine del percorso intensivo e al follow-up (6,7).
Discussione. Approcci intensivi specifici e integrati possono migliorare l’adesione terapeutica e la sintomatologia in DCA long-term con esiti che risultano mantenersi nel tempo. Potrebbe quindi essere auspicabile, per le figure medico-nutrizionali che vogliano specializzarsi negli approcci interdisciplinari per DCA, una formazione specifica per il trattamento di casi di DCA ad alta comorbilità con DA oltre che un’intensificazione della strutturazione di pratiche d’integrazione fra l’intervento medico-nutrizionale, psicoterapico e psichiatrico.
Bibliografia.
1. Waller G (2008) “A 'trans-transdiagnostic' model of the eating disorders: a new way to open the egg?” Eur Eat Disord Rev 16, 165-172.
2. Anderluch MB, Tchanturia K, Rabe-Hesketh S, Treasure J (2003) “Childhood obsessive-compulsiv
e personality traits in adult women with eating disorder: Defining a broader eating phenotype” Am J Psychiatry 160, 242-247.
3. American Psychiatric Association (2006) “Practice guideline for the treatment of patients with eating disorders” (3th ed), American Psychiatric Association, Washington DC.
4. American Academy for Eating Disorgers (2011) “Critical points for early recognition and medical risk management in the care of individuals with eating disorders” 2nd Ed. www.AEDWEB.ORG
5. National Institute for Clinical Excellence (2004) “Eating disorders. Core interventions in the treatment and management of anorexia nervosa, bulimia nervosa, and related eating disorders” The British Psychological Society and Gaskell, London.
6. Ballardini D, Schumann R,(2011) La Riabilitazione Psico-Nutrizionale, Carocci Ed. In pres