MS09.3.
Assessment psicoterapico e costruzione del progetto terapeutico integrato
Centro Gruber
Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi d’Ansia e Psicosomatici
Tomba E
Premesse. La natura multifattoriale che lega i fattori biologici, psicologici e sociali all’esordio e al mantenimento dei DCA, l’ampia gamma di quadri sub-sindromici del comportamento alimentare, l’elevato grado di comorbilità con altri disturbi psichiatrici ( in particolare disturbi di tipo ansioso, DA) (1) del DSM-IV-TR (2) e con altre patologie mediche rendono complessa la delimitazione e descrizione degli ambiti di valutazione di maggiore rilevanza clinica per il trattamento di questa popolazione (3). Le linee guida NICE 2004 (4) riassumono i risultati delle ricerche basate sull’evidenza sottolineando che anche con trattamenti intensivi, integrati ed evidence based, il 50% dei pazienti con DCA e disturbi in comorbilità non ottiene una remissione totale (5).
Indicazioni per l’utenza: Un processo di assessment accurato è fondamentale per la progettualità di un intervento di cura che voglia definirsi efficace. Scopo dell’assessment oltre alla misurazione dello stato attuale di malattia è quello di demarcare differenze prognostiche e terapeutiche tra pazienti accomunati dalla stessa diagnosi. Particolare attenzione dovrebbe essere indirizzata al riconoscimento delle relazioni tra le comorbilità DCA e DA (ad esempio, differenziando in termini di esordio nel tempo quale sia il disturbo primario e quale quello secondario) e all’identificazione degli aspetti psicopatologici che potrebbero inizialmente essere mascherati dalle manifestazioni acute del DCA. Questi ambiti clinici se non adeguatamente rilevati e non trattati potrebbero rappresentare dei fattori di mantenimento del disturbo limitando la remissione e il benessere psicologico di questa popolazione clinica. La ricerca pone sempre più l’attenzione sul fatto che le terapie rivolte ai DCA devono arricchirsi con tecniche e pacchetti terapeutici rivolti alle comorbilità, in quanto la loro presenza può essere considerata ormai parte integrante dei quadri di DCA, influenzando non solo i drop-out, ma anche l’outcome.
Obiettivi. Descrivere un processo di assessment clinico per la rilevazione delle comorbilità tra DCA e DA in pazienti con BN e BED effettuato presso un Centro privato specializzato per i DCA che propone un trattamento integrato interdisciplinare
Aspetti metodologici. Test psicometrici definiti specifici per un assessment per i DCA (Structured Clinical Interview for DSM, Eating Attitude Test, Eating Disorder Inventory, Three-Factor Eating Questionnaire-Revised, General Health Questionnaire, Meta-Cognition Questionnair, Psychological Well-being Scale) utili per la valutazione anche delle comorbilità Disturbi d’Ansia sono stati somministrati ad un campione di 55 donne (età M═24,29± 4,71, BMI═ 20,67± 2,51) con diagnosi di Bulimia Nervosa e ad un campione di 59 donne (30,1±8,15; BMI 32,63±5,73) con BED. E’ stata condotta inoltre un’intervista semistrutturata con domande specifiche per indagare i trattamenti precedenti.
Risultati.Delle 55 pazienti BN, quelle che dichiaravano di aver già effettuato precedenti tentativi terapeutici (N.32) presentavano comorbilità frequenti con Disturbi d’Ansia (55,6%) in particolare Disturbo Ossessivo Compulsivo, Disturbo Post-Traumatico da Stress, Fobia Sociale, Attacchi di Panico, Fobie Specifiche. Anche nel 61,2% delle pazienti BED si evidenzia un disturbo su Asse I antecedente al disturbo alimentare. L’incidenza maggiore si ha per il Disturbo di Panico (26,3%), per il Disturbo Post-Traumatico da Stress (26,3%), per la Fobia Specifica <818,4% e per la Fobia Sociale (15,7%).
Conclusioni. Questi casi complessi di DCA richiedono un progetto terapeutico personalizzato, preceduto da un assessment approfondito e da un’analisi funzionale accurata del disturbo in cui vengano analizzate le relazioni di esordio delle comorbilità DCA e DA.
Discussione. La crescente riduzione del numero di pazienti con un DCA “puro” supporta l’esigenza clinica di un cambiamento sostanziale nel processo di assessment per i DCA sia nell’ampliamento degli strumenti utili che includano la misurazione delle comorbilità DA sia nella metodologia della valutazione che dovrebbe implicare le misurazioni ripetute nel corso del trattamento per poter monitorare la sintomatologia e reindirizzare il trattamento.
Bibliografia.
1. Godart NT, Flament MF, Perdereau F, Jeammet P (2002) “Comorbidity between eating disorders and anxiety disorders: a review” Int J Eat Disord 32, 253-70.
2. American Psychiatric Association (1994) ”Diagnostic and statistical manual of m ental disorders” 4th ed, rev. Washington, DC.
3. Anderson DA, Lundgren JD, Shapiro JR, Paulosky CA (2004) “Assessment of Eating Disorders Review and Recommendations for Clinical Use” Behav Modif 28, 763-782.
4. National Institute for Health and Clinical Excellence, NICE (2004)
5. Schumann R, Ballardini D (2009) “Le sindromi bulimiche long-term: modello integrato di un approccio clinico interdisciplinare CT-CBT/Riabilitazione Psico-Nutrizionale per la gestione delle comorbidità medico-nutrizionali e psichiatriche” In: Gentile MG “Obesità, anoressia e bulimia nervosa, malnutrizione ospedaliera” Aggiornamenti in Nutrizione Clinica e Patologie Correlate, Mattioli 1885, Fidenza, 175-185.
Assessment psicoterapico e costruzione del progetto terapeutico integrato
Centro Gruber
Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi d’Ansia e Psicosomatici
Tomba E
Premesse. La natura multifattoriale che lega i fattori biologici, psicologici e sociali all’esordio e al mantenimento dei DCA, l’ampia gamma di quadri sub-sindromici del comportamento alimentare, l’elevato grado di comorbilità con altri disturbi psichiatrici ( in particolare disturbi di tipo ansioso, DA) (1) del DSM-IV-TR (2) e con altre patologie mediche rendono complessa la delimitazione e descrizione degli ambiti di valutazione di maggiore rilevanza clinica per il trattamento di questa popolazione (3). Le linee guida NICE 2004 (4) riassumono i risultati delle ricerche basate sull’evidenza sottolineando che anche con trattamenti intensivi, integrati ed evidence based, il 50% dei pazienti con DCA e disturbi in comorbilità non ottiene una remissione totale (5).
Indicazioni per l’utenza: Un processo di assessment accurato è fondamentale per la progettualità di un intervento di cura che voglia definirsi efficace. Scopo dell’assessment oltre alla misurazione dello stato attuale di malattia è quello di demarcare differenze prognostiche e terapeutiche tra pazienti accomunati dalla stessa diagnosi. Particolare attenzione dovrebbe essere indirizzata al riconoscimento delle relazioni tra le comorbilità DCA e DA (ad esempio, differenziando in termini di esordio nel tempo quale sia il disturbo primario e quale quello secondario) e all’identificazione degli aspetti psicopatologici che potrebbero inizialmente essere mascherati dalle manifestazioni acute del DCA. Questi ambiti clinici se non adeguatamente rilevati e non trattati potrebbero rappresentare dei fattori di mantenimento del disturbo limitando la remissione e il benessere psicologico di questa popolazione clinica. La ricerca pone sempre più l’attenzione sul fatto che le terapie rivolte ai DCA devono arricchirsi con tecniche e pacchetti terapeutici rivolti alle comorbilità, in quanto la loro presenza può essere considerata ormai parte integrante dei quadri di DCA, influenzando non solo i drop-out, ma anche l’outcome.
Obiettivi. Descrivere un processo di assessment clinico per la rilevazione delle comorbilità tra DCA e DA in pazienti con BN e BED effettuato presso un Centro privato specializzato per i DCA che propone un trattamento integrato interdisciplinare
Aspetti metodologici. Test psicometrici definiti specifici per un assessment per i DCA (Structured Clinical Interview for DSM, Eating Attitude Test, Eating Disorder Inventory, Three-Factor Eating Questionnaire-Revised, General Health Questionnaire, Meta-Cognition Questionnair, Psychological Well-being Scale) utili per la valutazione anche delle comorbilità Disturbi d’Ansia sono stati somministrati ad un campione di 55 donne (età M═24,29± 4,71, BMI═ 20,67± 2,51) con diagnosi di Bulimia Nervosa e ad un campione di 59 donne (30,1±8,15; BMI 32,63±5,73) con BED. E’ stata condotta inoltre un’intervista semistrutturata con domande specifiche per indagare i trattamenti precedenti.
Risultati.Delle 55 pazienti BN, quelle che dichiaravano di aver già effettuato precedenti tentativi terapeutici (N.32) presentavano comorbilità frequenti con Disturbi d’Ansia (55,6%) in particolare Disturbo Ossessivo Compulsivo, Disturbo Post-Traumatico da Stress, Fobia Sociale, Attacchi di Panico, Fobie Specifiche. Anche nel 61,2% delle pazienti BED si evidenzia un disturbo su Asse I antecedente al disturbo alimentare. L’incidenza maggiore si ha per il Disturbo di Panico (26,3%), per il Disturbo Post-Traumatico da Stress (26,3%), per la Fobia Specifica <818,4% e per la Fobia Sociale (15,7%).
Conclusioni. Questi casi complessi di DCA richiedono un progetto terapeutico personalizzato, preceduto da un assessment approfondito e da un’analisi funzionale accurata del disturbo in cui vengano analizzate le relazioni di esordio delle comorbilità DCA e DA.
Discussione. La crescente riduzione del numero di pazienti con un DCA “puro” supporta l’esigenza clinica di un cambiamento sostanziale nel processo di assessment per i DCA sia nell’ampliamento degli strumenti utili che includano la misurazione delle comorbilità DA sia nella metodologia della valutazione che dovrebbe implicare le misurazioni ripetute nel corso del trattamento per poter monitorare la sintomatologia e reindirizzare il trattamento.
Bibliografia.
1. Godart NT, Flament MF, Perdereau F, Jeammet P (2002) “Comorbidity between eating disorders and anxiety disorders: a review” Int J Eat Disord 32, 253-70.
2. American Psychiatric Association (1994) ”Diagnostic and statistical manual of m ental disorders” 4th ed, rev. Washington, DC.
3. Anderson DA, Lundgren JD, Shapiro JR, Paulosky CA (2004) “Assessment of Eating Disorders Review and Recommendations for Clinical Use” Behav Modif 28, 763-782.
4. National Institute for Health and Clinical Excellence, NICE (2004)
5. Schumann R, Ballardini D (2009) “Le sindromi bulimiche long-term: modello integrato di un approccio clinico interdisciplinare CT-CBT/Riabilitazione Psico-Nutrizionale per la gestione delle comorbidità medico-nutrizionali e psichiatriche” In: Gentile MG “Obesità, anoressia e bulimia nervosa, malnutrizione ospedaliera” Aggiornamenti in Nutrizione Clinica e Patologie Correlate, Mattioli 1885, Fidenza, 175-185.