TR1.4.
Centro Obesità Villa Igea, Forlì
L’Educazione Terapeutica del Paziente (ETP) Orientata all’Obesità dell’età evolutiva: gli strumenti da condividere
Tanas R
Premesse. L’educazione Terapeutica del paziente (ETP) è un modo efficace proposto dall’OMS nel 1998 per curare le persone affette da malattie croniche, che non ha ancora trovato spazio adeguato nella pratica clinica. Il suo uso richiede un adeguamento quando applicato a specifiche patologie come l’obesità e a certe fasce di età peculiari, come quella evolutiva.
La cura dell’obesità richiede soprattutto per le forme più gravi, resistenti al trattamento, un approccio multidisciplinare e pertanto i suoi strumenti devono essere noti e condivisi da tutto il team degli operatori.
Gli strumenti. A nostro parere, i 10 strumenti da condividere con il team in questo percorso sono:
1. L’Approccio familiare: il percorso rivolto alla famiglia, risparmiando il bambino fino ai 10 anni e coinvolgendo l’adolescente in proporzione alla sua maturità, è raccomandato come fattore di successo da tutte le ultime revisioni della letteratura.
2. La relazione terapeutica il più possibile paritetica con il coinvolgimento emotivo dell’equipe.
3. L’ascolto riflessivo e proattivo della famiglia per creare autoconsapevolezza e favorire la nascita di idee per l’autogestione del percorso.
4. Il Modeling del team sulla famiglia e dela famiglia sul bambino /ragazzo sui temi dello Stile di Vita Sano.
5. Il Counseling motivazionale strumento indispensabile nella valutazione, creazione e sostegno continuo della motivazione al cambiamento durante tutto il percorso terapeutico.
6. La decolpevolizzazione: l’obesità, oggi a causa dei messaggi mediatici genera forti sensi di colpa paralizzanti nelle famiglie che vanno ridotti per favorire la nascita autonoma di percorsi di cura.
7. La narrazione terapeutica dei percorsi di cura precedenti familiari per una loro rilettura.
8. Il rinforzo positivo sia delle scelte buone fatte in passato, separandole dagli errori che le hanno fatte fallire, sia dei piccoli passi realizzati durante il percorso terapeutico attuale per il sostegno dell’autostima autoefficacia del gruppo familiare.
9. Il percorso a piccoli passi condivisi
10. La discussione degli obiettivi con l’accettazione di obiettivi possibili, subentranti
Bibliografia.
1. Tanas R, Marcolongo R (2007) “Una cura senza dieta” per l’adolescente soprappeso: l’educazione terapeutica” Rivista Italiana di Medicina dell’Adolescenza 25, 17-24
2. Tanas R, Marcolongo R, Pedretti S, Gilli G (2007) “A family-based education program for obesity: a three-year study” BMC Pediatr 7, 33
3. Whitlock EA, O'Connor EP, Williams SB, Beil TL, Lutz KW (2008) “Effectiveness of weight management programs in children and adolescents” Evid Rep Technol Assess (Full Rep) 70, 1-308
4. Maldonato A, Piana N, Bloise D, Baldelli A (2010) “Optimizing patient education for people with obesity: possible use of the autobiographical approach” Patient Educ Couns 79, 287-90
Centro Obesità Villa Igea, Forlì
L’Educazione Terapeutica del Paziente (ETP) Orientata all’Obesità dell’età evolutiva: gli strumenti da condividere
Tanas R
Premesse. L’educazione Terapeutica del paziente (ETP) è un modo efficace proposto dall’OMS nel 1998 per curare le persone affette da malattie croniche, che non ha ancora trovato spazio adeguato nella pratica clinica. Il suo uso richiede un adeguamento quando applicato a specifiche patologie come l’obesità e a certe fasce di età peculiari, come quella evolutiva.
La cura dell’obesità richiede soprattutto per le forme più gravi, resistenti al trattamento, un approccio multidisciplinare e pertanto i suoi strumenti devono essere noti e condivisi da tutto il team degli operatori.
Gli strumenti. A nostro parere, i 10 strumenti da condividere con il team in questo percorso sono:
1. L’Approccio familiare: il percorso rivolto alla famiglia, risparmiando il bambino fino ai 10 anni e coinvolgendo l’adolescente in proporzione alla sua maturità, è raccomandato come fattore di successo da tutte le ultime revisioni della letteratura.
2. La relazione terapeutica il più possibile paritetica con il coinvolgimento emotivo dell’equipe.
3. L’ascolto riflessivo e proattivo della famiglia per creare autoconsapevolezza e favorire la nascita di idee per l’autogestione del percorso.
4. Il Modeling del team sulla famiglia e dela famiglia sul bambino /ragazzo sui temi dello Stile di Vita Sano.
5. Il Counseling motivazionale strumento indispensabile nella valutazione, creazione e sostegno continuo della motivazione al cambiamento durante tutto il percorso terapeutico.
6. La decolpevolizzazione: l’obesità, oggi a causa dei messaggi mediatici genera forti sensi di colpa paralizzanti nelle famiglie che vanno ridotti per favorire la nascita autonoma di percorsi di cura.
7. La narrazione terapeutica dei percorsi di cura precedenti familiari per una loro rilettura.
8. Il rinforzo positivo sia delle scelte buone fatte in passato, separandole dagli errori che le hanno fatte fallire, sia dei piccoli passi realizzati durante il percorso terapeutico attuale per il sostegno dell’autostima autoefficacia del gruppo familiare.
9. Il percorso a piccoli passi condivisi
10. La discussione degli obiettivi con l’accettazione di obiettivi possibili, subentranti
Bibliografia.
1. Tanas R, Marcolongo R (2007) “Una cura senza dieta” per l’adolescente soprappeso: l’educazione terapeutica” Rivista Italiana di Medicina dell’Adolescenza 25, 17-24
2. Tanas R, Marcolongo R, Pedretti S, Gilli G (2007) “A family-based education program for obesity: a three-year study” BMC Pediatr 7, 33
3. Whitlock EA, O'Connor EP, Williams SB, Beil TL, Lutz KW (2008) “Effectiveness of weight management programs in children and adolescents” Evid Rep Technol Assess (Full Rep) 70, 1-308
4. Maldonato A, Piana N, Bloise D, Baldelli A (2010) “Optimizing patient education for people with obesity: possible use of the autobiographical approach” Patient Educ Couns 79, 287-90