TR2.11.
Sono necessari Protocolli, Percorsi, Moduli cognitivi Strutturati
Centro Gruber
Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi d’Ansia e Psicosomatici
Schumann R
Premesse. I Disturbi dell’Alimentazione e del Peso presentano gravi implicazioni per la salute. Complesse sono le problematiche psico-sociali ed elevati i costi per la sanità pubblica. Vi è a livello mondiale un’aumentata incidenza di obesità sia nell’età adulta che in infanzia ed in adolescenza (1). In particolare per quel che riguarda i Disturbi del Comportamento Alimentare, essi sono in occidente la 3° diagnosi più comune in adolescenza dopo obesità e asma e rappresentano la forma più frequente di patologia cronicizzante fra le adolescenti di età compresa fra i 15 e i 18 anni (2). La necessità di un intervento precoce richiede l’utilizzo dei Sistemi di classificazione come il ICD-10 e il DSM-IV-TR [WHO, 2007; APA, 2000] per effettuare diagnosi e diagnosi differenziale interdisciplinare. Linee guida (APA 2006; NICE 2004) indicano lo standard di trattamenti basate sulle evidenze aggiornato per poter strutturare percorsi garantiti e certificati e per poter costruire standard che permettano di fornire percorsi terapeutici per numeri crescenti di pazienti. Risulta necessario definire i Modelli teorici di riferimento e costruire Manuali standardizzati con Moduli terapeutici strutturati di provata efficacia per le aree specifiche di trattamento.
Obiettivi. La comunità scientifica e clinica internazionale ha stipulato una Carta dei diritti del paziente con DCA e dei familiari (3). I Disturbi del Comportamento Alimentare causano conseguenze devastanti nella vita a milioni di persone di tutte le età ed ai loro familiari. Il miglior trattamento include una collaborazione tra curanti, pazienti e familiari in rispetto del diritto di essere inclusi nella scelta del trattamento specifico con una comunicazione continuativa e rispettosa di tutte le informazioni che riguardano la cura. I pazienti hanno il diritto di ricevere un trattamento basato sulle evidenze scientifiche di alta qualità, effettuato da terapeuti competenti; i trattamenti devono essere di adeguata durata ed intensità. I pazienti con un Disturbo del Comportamento Alimentare hanno il diritto di un finanziamento completo della loro cura da parte del sistema sanitario pubblico e da parte delle assicurazioni, e questo trattamento dovrebbe essere eseguito da specialisti ed effettuato al più presto possibile.
Aspetti metodologici. Le linee guida internazionali (4) raccomandano come trattamento per pazienti con DCA a Livello I (substantial clinical confidence) l’approccio di team per qualsiasi setting di cura (ambulatorio, ricovero, day-hospital) che deve essere costituito da specialisti per DCA di area internistico-nutrizionale, psicologica-psicoterapica e psichiatrica. Al team di base potranno essere affiancati per casi specifici e per la corretta gestione medica altri specialisti. La stabilità del team e la comunicazione interdisciplinare è indispensabile modello di cura condiviso e una formazione e supervisione congiunta. I diversi tipi di relazione terapeutica dei terapeuti, una variabile spesso ignorata negli studi di ricerca sui risultati di efficacia, sono dei fattori importanti nel determinare il successo del trattamento.
Risultati. Sviluppare alcuni focus di discussione ai fini di promuovere la consapevolezza da parte degli “addetti ai lavori” rispetto a necessità quali: aumentare la collaborazione con i media per fornire informazioni più scientifiche e precise; sollecitare le istituzioni a sviluppare e implementare programmi di prevenzione efficaci destinati a scuole ed università, oltre che investire nella formazione degli operatori sanitari dedicati ai disturbi dell’alimentazione; destinare risorse economiche regionali per la costruzione di reti di cura con l’obiettivo di istituire centri specializzati con tutte le figure professionali necessarie alla cura interdisciplinare ed integrata.
Discussione. I responsabili della politica e del sistema sanitario sono chiamati a strutturare programmi d’informazione rivolti all’utenza, ai mass media e alla società civile in generale per togliere i tabù ed lo stigma dai Disturbi del Comportamento Alimentare e del peso, promuovendo la comprensione che un disturbo alimentare è una malattia seria che richiede percorsi strutturati, con protocolli e terapie per quanto possibile studiate e riconosciute come le più efficaci allo stato attuale dell’arte. Le persone con Disturbi del Comportamento Alimentare hanno il diritto di accedere ad una valutazione globale, alla possibilità di una pianificazione del trattamento e di accesso ad una cura specializzata di alta qualità per tutti i livelli di assistenza. Deve essere garantita inoltre comunicazione e collaborazione fra gli operatori sanitari e coinvolgimento delle famiglie nella cura.
Bibliografia.
1. “global epidemic” OMS 1998
2. Journal of Adolescent Research: An Overview, 2003
3. Carta mondiale di azione in materia dei Disturbi del Comportamento alimentare e del peso
http://www.aedweb.org/source/Charter/ firmata al congresso mondiale dell’Academy of Eating Disorders a Barcelona nel 2006 http://www.aedweb.org/source/Charter/signatories.cfm
4. Practice guideline for the Treatment of Patients With Eating Disorders, APA 2006
Appendice
Il controllo del Peso Corporeo nell’Obesità con o senza Sindrome Metabolica e nella Magrezza con o senza Sindrome da Denutrizione secondaria a Disturbi del Comportamento Alimentare é sempre influenzato, oltre che dalla tossicità ambientale, da alterazioni del comportamento per aspetti di tipo cognitivo, emotivo e in alcuni casi da disturbi psichiatrici in comorbilità (Disturbi dell’Umore, Disturbi d’Ansia e Disturbi di Personalità). A fronte dell’assenza di una terapia unica e isolata e della mancanza di evidenza scientifica di efficacia di approcci clinici prescrittivi o basati sulle proibizioni, risulta necessario attivare Percorsi Terapeutici Integrati e Strutturati multimodali (Psico-educazione, Terapia Cognitivo-Comportamentale, Terapie Cognitive Costruttiviste, Terapia Psicodinamica integrati con interventi specialistici Endocrinologici, Metabolici, Cardiologici. Oggi la Terapia Cognitivo-Comportamentale è diventata un’opzione basata sulle evidenze e il setting multi-disciplinare non può più essere disatteso.
Sono necessari Percorsi Diagnostici Strutturati per verificare quali sono i migliori Percorsi Terapeutici Strutturati e i più adatti percorsi educativi individuali avanzati ed esaustivi attraverso Moduli Cognitivi di Empowerment della Persona-Cliente nei diversi momenti della cura, usando le strategie necessarie a seconda delle posizioni e delle situazioni individuali, familiari, psicologiche e socio-ambientali della Persona-Cliente dove i Percorsi e Moduli seguiranno un processo che si identifica in un determinato Protocollo mirato e costruito sul Soggetto come Persona-Cliente e non solo come Malattia.
Sono necessari Protocolli, Percorsi, Moduli cognitivi Strutturati
Centro Gruber
Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Servizio di Diagnosi e Cura dei Disturbi d’Ansia e Psicosomatici
Schumann R
Premesse. I Disturbi dell’Alimentazione e del Peso presentano gravi implicazioni per la salute. Complesse sono le problematiche psico-sociali ed elevati i costi per la sanità pubblica. Vi è a livello mondiale un’aumentata incidenza di obesità sia nell’età adulta che in infanzia ed in adolescenza (1). In particolare per quel che riguarda i Disturbi del Comportamento Alimentare, essi sono in occidente la 3° diagnosi più comune in adolescenza dopo obesità e asma e rappresentano la forma più frequente di patologia cronicizzante fra le adolescenti di età compresa fra i 15 e i 18 anni (2). La necessità di un intervento precoce richiede l’utilizzo dei Sistemi di classificazione come il ICD-10 e il DSM-IV-TR [WHO, 2007; APA, 2000] per effettuare diagnosi e diagnosi differenziale interdisciplinare. Linee guida (APA 2006; NICE 2004) indicano lo standard di trattamenti basate sulle evidenze aggiornato per poter strutturare percorsi garantiti e certificati e per poter costruire standard che permettano di fornire percorsi terapeutici per numeri crescenti di pazienti. Risulta necessario definire i Modelli teorici di riferimento e costruire Manuali standardizzati con Moduli terapeutici strutturati di provata efficacia per le aree specifiche di trattamento.
Obiettivi. La comunità scientifica e clinica internazionale ha stipulato una Carta dei diritti del paziente con DCA e dei familiari (3). I Disturbi del Comportamento Alimentare causano conseguenze devastanti nella vita a milioni di persone di tutte le età ed ai loro familiari. Il miglior trattamento include una collaborazione tra curanti, pazienti e familiari in rispetto del diritto di essere inclusi nella scelta del trattamento specifico con una comunicazione continuativa e rispettosa di tutte le informazioni che riguardano la cura. I pazienti hanno il diritto di ricevere un trattamento basato sulle evidenze scientifiche di alta qualità, effettuato da terapeuti competenti; i trattamenti devono essere di adeguata durata ed intensità. I pazienti con un Disturbo del Comportamento Alimentare hanno il diritto di un finanziamento completo della loro cura da parte del sistema sanitario pubblico e da parte delle assicurazioni, e questo trattamento dovrebbe essere eseguito da specialisti ed effettuato al più presto possibile.
Aspetti metodologici. Le linee guida internazionali (4) raccomandano come trattamento per pazienti con DCA a Livello I (substantial clinical confidence) l’approccio di team per qualsiasi setting di cura (ambulatorio, ricovero, day-hospital) che deve essere costituito da specialisti per DCA di area internistico-nutrizionale, psicologica-psicoterapica e psichiatrica. Al team di base potranno essere affiancati per casi specifici e per la corretta gestione medica altri specialisti. La stabilità del team e la comunicazione interdisciplinare è indispensabile modello di cura condiviso e una formazione e supervisione congiunta. I diversi tipi di relazione terapeutica dei terapeuti, una variabile spesso ignorata negli studi di ricerca sui risultati di efficacia, sono dei fattori importanti nel determinare il successo del trattamento.
Risultati. Sviluppare alcuni focus di discussione ai fini di promuovere la consapevolezza da parte degli “addetti ai lavori” rispetto a necessità quali: aumentare la collaborazione con i media per fornire informazioni più scientifiche e precise; sollecitare le istituzioni a sviluppare e implementare programmi di prevenzione efficaci destinati a scuole ed università, oltre che investire nella formazione degli operatori sanitari dedicati ai disturbi dell’alimentazione; destinare risorse economiche regionali per la costruzione di reti di cura con l’obiettivo di istituire centri specializzati con tutte le figure professionali necessarie alla cura interdisciplinare ed integrata.
Discussione. I responsabili della politica e del sistema sanitario sono chiamati a strutturare programmi d’informazione rivolti all’utenza, ai mass media e alla società civile in generale per togliere i tabù ed lo stigma dai Disturbi del Comportamento Alimentare e del peso, promuovendo la comprensione che un disturbo alimentare è una malattia seria che richiede percorsi strutturati, con protocolli e terapie per quanto possibile studiate e riconosciute come le più efficaci allo stato attuale dell’arte. Le persone con Disturbi del Comportamento Alimentare hanno il diritto di accedere ad una valutazione globale, alla possibilità di una pianificazione del trattamento e di accesso ad una cura specializzata di alta qualità per tutti i livelli di assistenza. Deve essere garantita inoltre comunicazione e collaborazione fra gli operatori sanitari e coinvolgimento delle famiglie nella cura.
Bibliografia.
1. “global epidemic” OMS 1998
2. Journal of Adolescent Research: An Overview, 2003
3. Carta mondiale di azione in materia dei Disturbi del Comportamento alimentare e del peso
http://www.aedweb.org/source/Charter/ firmata al congresso mondiale dell’Academy of Eating Disorders a Barcelona nel 2006 http://www.aedweb.org/source/Charter/signatories.cfm
4. Practice guideline for the Treatment of Patients With Eating Disorders, APA 2006
Appendice
Il controllo del Peso Corporeo nell’Obesità con o senza Sindrome Metabolica e nella Magrezza con o senza Sindrome da Denutrizione secondaria a Disturbi del Comportamento Alimentare é sempre influenzato, oltre che dalla tossicità ambientale, da alterazioni del comportamento per aspetti di tipo cognitivo, emotivo e in alcuni casi da disturbi psichiatrici in comorbilità (Disturbi dell’Umore, Disturbi d’Ansia e Disturbi di Personalità). A fronte dell’assenza di una terapia unica e isolata e della mancanza di evidenza scientifica di efficacia di approcci clinici prescrittivi o basati sulle proibizioni, risulta necessario attivare Percorsi Terapeutici Integrati e Strutturati multimodali (Psico-educazione, Terapia Cognitivo-Comportamentale, Terapie Cognitive Costruttiviste, Terapia Psicodinamica integrati con interventi specialistici Endocrinologici, Metabolici, Cardiologici. Oggi la Terapia Cognitivo-Comportamentale è diventata un’opzione basata sulle evidenze e il setting multi-disciplinare non può più essere disatteso.
Sono necessari Percorsi Diagnostici Strutturati per verificare quali sono i migliori Percorsi Terapeutici Strutturati e i più adatti percorsi educativi individuali avanzati ed esaustivi attraverso Moduli Cognitivi di Empowerment della Persona-Cliente nei diversi momenti della cura, usando le strategie necessarie a seconda delle posizioni e delle situazioni individuali, familiari, psicologiche e socio-ambientali della Persona-Cliente dove i Percorsi e Moduli seguiranno un processo che si identifica in un determinato Protocollo mirato e costruito sul Soggetto come Persona-Cliente e non solo come Malattia.