TR4.4.
Dalla Consensus della SISO-UICO 19)2 alla Consensus SISDCA-SIO 2010 attraverso le LiGIO’99 della TFOI
Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sez. Fisiopatologia Medica, Scienza dell’Alimentazione ed Endocrinologia, Sapienza Universita’ di Roma
Spera G, Fiore D, Stalteri Y
Premesse. Sono stati numerosi, fin dagli anni ’70 i tentativi di inquadrare correttamente, dal punto di vista clinico, epidemiologico e sociale il fenomeno emergente dell’obesità.
Conoscenze. L’impatto, delle “consensus”, anche delle più scientificamente d’avanguardia, come la “Italian Consensus Conference--overweight, obesity and health” del 1991 (1), sulla cultura medica e sulle politiche sociali in Italia è stato peraltro modesto fino a quando per le prese di posizione dell’OMS e soprattutto con il licenziamento, nel giugno 1998, della “NIH Clinical Guidelines on the Identification, Evaluation, and Treatment of Overweight and Obesity in Adults” (2), anche in Italia le Istituzioni hanno iniziato a considerare il problema.
Nel Piano Sanitario Nazionale 1988 – 2000 per la prima volta il Ministero della Salute inseriva tra le priorità la lotta all’obesità, anche se in maniera velleitaria e con provvedimenti nella sostanza poco incisivi.
In quel contesto storico e culturale la Task Force Obesità Italia, fortemente voluta dai fondatori della neonata SIO promosse la prima Consensus Conference in grado di avere una reale influenza sugli indirizzi clinici, sociali e politici per la gestione dell’obesità e delle sue conseguenze.
Le LiGIO 1999 (3) hanno intanto sdoganato l’Obesità dall’atavico presupposto moralistico in cui erano ancora invischiati sia il paziente obeso sia chi avrebbe dovuto curarlo ed hanno quindi prodotto razionali, dichiarazioni, raccomandazioni ed evidenze che ancora oggi, dopo più di dieci anni, rappresentano la fotografia del fenomeno obesità, dei suoi risvolti e del suo contesto.
La Consensus sull’Inquadramento diagnostico – terapeutico dell’Obesità e le “raccomandazioni” per prevenzione diagnosi e terapia, ad opera di un ampio consesso di Società Scientifiche accreditate, con il patrocinio del Ministero della Salute, pubblicata nel 2004, ha il pregio di utilizzare un metodo scientifico (Delphy) per distillare le opinioni degli esperti e formare, determinare il consenso stesso.
Significativo, in questo documento, l’impegno di undici capitoli per l’inquadramento e la valutazione del problema e di uno solo per le raccomandazioni terapeutiche, tra le quali, per la prima volta compare ufficialmente quella chirurgica.
In pieno “boom” mondiale della proposta bariatrica per la terapia dell’Obesità e delle sue complicanze metaboliche, ha visto infine la luce lo scorso anno la Consensus “Obesità e Disturbi dell’Alimentazione – Indicazioni per i diversi livelli di trattamento” (4) promossa da SIO e SISDCA, col patrocinio di tutte le Società Scientifiche collegate e del Ministero della Salute, condivisa dalle associazioni dei pazienti e pubblicata quest’anno.
La sua prerogativa è quella di definire ufficialmente l’Obesità, parimenti ai DA, a tutti gli effetti una disabilità, da trattare quindi, nelle sue forme più gravi ed invalidanti, con protocolli riabilitativi multidisciplinari, stabilendo setting differenziati di trattamento omogenei in tutte le strutture pubbliche ed accreditate in alternativa ed in parallelo ai trattamenti chirurgici.
Conclusioni. Esistono così oggi i presupposti per una gestione integrata della presa in carico del paziente obeso dei quali devono necessariamente prendere fattivamente atto tutte le istituzioni coinvolte in questa indiscutibile emergenza sanitaria.
Bibliografia.
1. Crepaldi G, Belfiore F, Bosello O, Caviezel F, Contaldo F, Enzi G, Melchionda N (1991) “Italian Consensus Conference--overweight, obesity and health” Int J Obes 15, 781-90.
2. NIH (1998) “Clinical Guidelines on the Identification, Evaluation, and Treatment of Overweight and Obesity in Adults: The Evidence Report” NHI Publications No 98 – 4083
3. Melchionda N et al (1999) “LiGIO '99. Linee guida italiane obesità” Bologna, Pendragon Ed.
4. Donini L, Cuzzolaro M, Spera G et al (2010) “Obesity and Eating Disorders. Indications for the different levels of care. An Italian Expert Consensus Document” Eat Weight Disord 15(1-2 Suppl), 1-31
Dalla Consensus della SISO-UICO 19)2 alla Consensus SISDCA-SIO 2010 attraverso le LiGIO’99 della TFOI
Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sez. Fisiopatologia Medica, Scienza dell’Alimentazione ed Endocrinologia, Sapienza Universita’ di Roma
Spera G, Fiore D, Stalteri Y
Premesse. Sono stati numerosi, fin dagli anni ’70 i tentativi di inquadrare correttamente, dal punto di vista clinico, epidemiologico e sociale il fenomeno emergente dell’obesità.
Conoscenze. L’impatto, delle “consensus”, anche delle più scientificamente d’avanguardia, come la “Italian Consensus Conference--overweight, obesity and health” del 1991 (1), sulla cultura medica e sulle politiche sociali in Italia è stato peraltro modesto fino a quando per le prese di posizione dell’OMS e soprattutto con il licenziamento, nel giugno 1998, della “NIH Clinical Guidelines on the Identification, Evaluation, and Treatment of Overweight and Obesity in Adults” (2), anche in Italia le Istituzioni hanno iniziato a considerare il problema.
Nel Piano Sanitario Nazionale 1988 – 2000 per la prima volta il Ministero della Salute inseriva tra le priorità la lotta all’obesità, anche se in maniera velleitaria e con provvedimenti nella sostanza poco incisivi.
In quel contesto storico e culturale la Task Force Obesità Italia, fortemente voluta dai fondatori della neonata SIO promosse la prima Consensus Conference in grado di avere una reale influenza sugli indirizzi clinici, sociali e politici per la gestione dell’obesità e delle sue conseguenze.
Le LiGIO 1999 (3) hanno intanto sdoganato l’Obesità dall’atavico presupposto moralistico in cui erano ancora invischiati sia il paziente obeso sia chi avrebbe dovuto curarlo ed hanno quindi prodotto razionali, dichiarazioni, raccomandazioni ed evidenze che ancora oggi, dopo più di dieci anni, rappresentano la fotografia del fenomeno obesità, dei suoi risvolti e del suo contesto.
La Consensus sull’Inquadramento diagnostico – terapeutico dell’Obesità e le “raccomandazioni” per prevenzione diagnosi e terapia, ad opera di un ampio consesso di Società Scientifiche accreditate, con il patrocinio del Ministero della Salute, pubblicata nel 2004, ha il pregio di utilizzare un metodo scientifico (Delphy) per distillare le opinioni degli esperti e formare, determinare il consenso stesso.
Significativo, in questo documento, l’impegno di undici capitoli per l’inquadramento e la valutazione del problema e di uno solo per le raccomandazioni terapeutiche, tra le quali, per la prima volta compare ufficialmente quella chirurgica.
In pieno “boom” mondiale della proposta bariatrica per la terapia dell’Obesità e delle sue complicanze metaboliche, ha visto infine la luce lo scorso anno la Consensus “Obesità e Disturbi dell’Alimentazione – Indicazioni per i diversi livelli di trattamento” (4) promossa da SIO e SISDCA, col patrocinio di tutte le Società Scientifiche collegate e del Ministero della Salute, condivisa dalle associazioni dei pazienti e pubblicata quest’anno.
La sua prerogativa è quella di definire ufficialmente l’Obesità, parimenti ai DA, a tutti gli effetti una disabilità, da trattare quindi, nelle sue forme più gravi ed invalidanti, con protocolli riabilitativi multidisciplinari, stabilendo setting differenziati di trattamento omogenei in tutte le strutture pubbliche ed accreditate in alternativa ed in parallelo ai trattamenti chirurgici.
Conclusioni. Esistono così oggi i presupposti per una gestione integrata della presa in carico del paziente obeso dei quali devono necessariamente prendere fattivamente atto tutte le istituzioni coinvolte in questa indiscutibile emergenza sanitaria.
Bibliografia.
1. Crepaldi G, Belfiore F, Bosello O, Caviezel F, Contaldo F, Enzi G, Melchionda N (1991) “Italian Consensus Conference--overweight, obesity and health” Int J Obes 15, 781-90.
2. NIH (1998) “Clinical Guidelines on the Identification, Evaluation, and Treatment of Overweight and Obesity in Adults: The Evidence Report” NHI Publications No 98 – 4083
3. Melchionda N et al (1999) “LiGIO '99. Linee guida italiane obesità” Bologna, Pendragon Ed.
4. Donini L, Cuzzolaro M, Spera G et al (2010) “Obesity and Eating Disorders. Indications for the different levels of care. An Italian Expert Consensus Document” Eat Weight Disord 15(1-2 Suppl), 1-31