Dibattito Medico-Chirurgico Multidimensionale
E' utile, necessario e indispensabile sviluppare l'Educazione Terapeutica Orientata e Strutturata per i candidati alla Chirurgia Bariatrica?
Chi, Quando, Dove, Come e Perchè
1. L’Opzione primaria: Educazione Terapeutica Orientata e Strutturata. L’ETOS è un diritto e un dovere
1. Prevalenza,Incidenza, Morbilità e Mortalità dell’Obesità hanno un impatto socio-sanitario di interesse prioritario che rende indispensabile la necessità di mettere in pratica realistici interventi di prevenzione. L’opzione terapeutica primaria è l’Educazione Terapeutica Orientata e Strutturata (ETOS). Questo strumento non è applicato sistematicamente. Il fenomeno inficia pesantement la possibilità del paziente di scegliere razionalmente l’opzione più adeguata per la cura della sua obesità. Il ricorso sistematico alla chirurgia bariatrica, anche se efficace e giustificato, può distogliere l’attenzione dall’impegno dalla lotta ai fattori causali dell’obesità
2. Una Sezione strutturata come Dibattito Multidisciplinare e Multiprofessionale Preliminare è stata inserita nel Programma del DIABO aperto a tutti coloro che sono interessati alla discussione: “Obesità: Intervento Conservativo e/o Bariatrico. E' utile, necessario e/o indispensabile sviluppare l’ETOS per i candidati alla Chirurgia Bariatrica? Chi, Quando, Dove, Come e Perché” http://diabo2011.weebly.com/chirurgia-bariatrica.html
3. I risultati relativi alla utilità (efficiency ed effectivenes) dell’ETOS sono stati oggetto di revisioni sistematiche e valutati positivamente secondo criteri di EBM. Questo indica che l’ETOS è la strada da percorrere, non la sola, ma quella prioritaria. Successivamente al fallimento di questa, ogni scelta è lecita.
2. Le Opportunità: L’ETOS le sostiene
1. Si sottoscrive l’inserimento del modello bariatrico tra le opzioni terapeutiche ufficiali per rispondere alle richieste dell’Utenza rappresentata da Soggetti Obesi che hanno necessità di una migliore qualità e aspettativa di vita, purchè le opzioni siano prese all’interno di una “squadra di professionisti” che operano attenendosi alla metodologia del“Team–approach” caratterizzato da un approccio multidimensionale ed interdisciplinare e non a quello della consulenza, vedi TR2 alla Sezione 15° del DIABO http://diabo2011.weebly.com/tav-2deg.html
2. Nei casi gravi, la chirurgia può avere caratteristiche di urgenza e prescindere dal lungo iter preliminare.
3. Attualmente le indicazioni alla chirurgia bariatrica sono state ampliate, comprendendo gli adolescenti e i soggetti diabetici con BMI<35.
4. Poichè l’obesità è una malattia complessa, anche l’iter terapeutico sarà complesso e, per definizione, interdisciplinare e dovrà prevedere un tempo di preparazione e di formazione professionale (interdisciplinarietà non significa avere a disposizione dei consulenti ma parlare la stessa lingua, avere conoscenze comuni e condividere!).
5. L’intensità e la durata dell’uso di ogni singolo strumento o delle combinazioni dei diversi strumenti sarà funzione della comorbosità clinica e psicologia e del livello di disabilità.
3. Le Perplessità: L’ETOS le scongiura
1. Mancano ancora solidi criteri predittivi di fallimento chirurgico o, in altre parole, andrebbero meglio affinati i criteri di selezione e sono molto deboli i criteri che indirizzano un pz verso uno o l’altro intervento.
2. Rapporto costo/beneficio: l’intervento chirurgico è più costoso di quello non chirurgico, ma anche i benefici sembrano maggiori. Non vi sono ancora certezze sul rapporto costo/beneficio a lungo termine.
3. Si verificano percentuali non irrilevanti di complicanze, insuccessi, recuperi ponderali, disturbi psicopatologici post-chirurgici etc
4. Le indicazioni e le controindicazioni, cliniche e psicologiche, in funzione del tipo d’intervento – a parte alcuni parametri di stretta tecnica operatoria – sono ancora incerte
5. Gli studi longitudinali sui predittori di esito sono ancora insufficienti e spesso contraddittori
6. Non abbiamo criteri predittivi di compliance a lungo termine.
7. La ripresa ponderale può avvenire con tutti gli interventi, anche se con percentuali variabili. Le variabili associate al mantenimento del peso dopo chirurgia sono le stesse associate a mantenimento del peso dopo terapia medica: automonitoraggio, attenzione alimentare, attività fisica, aderenza ai controlli previsti.
E' utile, necessario e indispensabile sviluppare l'Educazione Terapeutica Orientata e Strutturata per i candidati alla Chirurgia Bariatrica?
Chi, Quando, Dove, Come e Perchè
1. L’Opzione primaria: Educazione Terapeutica Orientata e Strutturata. L’ETOS è un diritto e un dovere
1. Prevalenza,Incidenza, Morbilità e Mortalità dell’Obesità hanno un impatto socio-sanitario di interesse prioritario che rende indispensabile la necessità di mettere in pratica realistici interventi di prevenzione. L’opzione terapeutica primaria è l’Educazione Terapeutica Orientata e Strutturata (ETOS). Questo strumento non è applicato sistematicamente. Il fenomeno inficia pesantement la possibilità del paziente di scegliere razionalmente l’opzione più adeguata per la cura della sua obesità. Il ricorso sistematico alla chirurgia bariatrica, anche se efficace e giustificato, può distogliere l’attenzione dall’impegno dalla lotta ai fattori causali dell’obesità
2. Una Sezione strutturata come Dibattito Multidisciplinare e Multiprofessionale Preliminare è stata inserita nel Programma del DIABO aperto a tutti coloro che sono interessati alla discussione: “Obesità: Intervento Conservativo e/o Bariatrico. E' utile, necessario e/o indispensabile sviluppare l’ETOS per i candidati alla Chirurgia Bariatrica? Chi, Quando, Dove, Come e Perché” http://diabo2011.weebly.com/chirurgia-bariatrica.html
3. I risultati relativi alla utilità (efficiency ed effectivenes) dell’ETOS sono stati oggetto di revisioni sistematiche e valutati positivamente secondo criteri di EBM. Questo indica che l’ETOS è la strada da percorrere, non la sola, ma quella prioritaria. Successivamente al fallimento di questa, ogni scelta è lecita.
2. Le Opportunità: L’ETOS le sostiene
1. Si sottoscrive l’inserimento del modello bariatrico tra le opzioni terapeutiche ufficiali per rispondere alle richieste dell’Utenza rappresentata da Soggetti Obesi che hanno necessità di una migliore qualità e aspettativa di vita, purchè le opzioni siano prese all’interno di una “squadra di professionisti” che operano attenendosi alla metodologia del“Team–approach” caratterizzato da un approccio multidimensionale ed interdisciplinare e non a quello della consulenza, vedi TR2 alla Sezione 15° del DIABO http://diabo2011.weebly.com/tav-2deg.html
2. Nei casi gravi, la chirurgia può avere caratteristiche di urgenza e prescindere dal lungo iter preliminare.
3. Attualmente le indicazioni alla chirurgia bariatrica sono state ampliate, comprendendo gli adolescenti e i soggetti diabetici con BMI<35.
4. Poichè l’obesità è una malattia complessa, anche l’iter terapeutico sarà complesso e, per definizione, interdisciplinare e dovrà prevedere un tempo di preparazione e di formazione professionale (interdisciplinarietà non significa avere a disposizione dei consulenti ma parlare la stessa lingua, avere conoscenze comuni e condividere!).
5. L’intensità e la durata dell’uso di ogni singolo strumento o delle combinazioni dei diversi strumenti sarà funzione della comorbosità clinica e psicologia e del livello di disabilità.
3. Le Perplessità: L’ETOS le scongiura
1. Mancano ancora solidi criteri predittivi di fallimento chirurgico o, in altre parole, andrebbero meglio affinati i criteri di selezione e sono molto deboli i criteri che indirizzano un pz verso uno o l’altro intervento.
2. Rapporto costo/beneficio: l’intervento chirurgico è più costoso di quello non chirurgico, ma anche i benefici sembrano maggiori. Non vi sono ancora certezze sul rapporto costo/beneficio a lungo termine.
3. Si verificano percentuali non irrilevanti di complicanze, insuccessi, recuperi ponderali, disturbi psicopatologici post-chirurgici etc
4. Le indicazioni e le controindicazioni, cliniche e psicologiche, in funzione del tipo d’intervento – a parte alcuni parametri di stretta tecnica operatoria – sono ancora incerte
5. Gli studi longitudinali sui predittori di esito sono ancora insufficienti e spesso contraddittori
6. Non abbiamo criteri predittivi di compliance a lungo termine.
7. La ripresa ponderale può avvenire con tutti gli interventi, anche se con percentuali variabili. Le variabili associate al mantenimento del peso dopo chirurgia sono le stesse associate a mantenimento del peso dopo terapia medica: automonitoraggio, attenzione alimentare, attività fisica, aderenza ai controlli previsti.