SS2.01.
Unità di Riabilitazione Nutrizionale
CBT-E ospedaliera dei disturbi dell’alimentazione: organizzazione generale e dati di effectivenessCasa di Cura Villa Garda, Garda (VR)
Dalle Grave R
Per offrire una possibilità di cura ai pazienti che non rispondono alla terapia ambulatoriale, nel 1998 presso la casa di cura Villa Garda è stato aperto un reparto di riabilitazione intensiva ospedaliera specializzato per la cura dei disturbi dell’alimentazione (DA). Fin dalla sua origine, il trattamento si è basato sulla ricerca empirica e per tale motivo ha subito una continua evoluzione nel tempo. La versione più recente è stata sviluppata in collaborazione con il dipartimento di psichiatria dell’Università di Oxford e deriva dalla Terapia Cognitivo Comportamentale Enhanched (CBT-E) ambulatoriale. Il trattamento è indicato per i pazienti che non rispondono al trattamento ambulatoriale o che hanno caratteristiche cliniche che rendono il trattamento ambulatoriale inappropriato. La CBT-E ospedaliera mantiene tre caratteristiche centrali della CBT-E ambulatoriale: (1) è strutturata per curare tutte le categorie diagnostiche dei DA (approccio transdiagnostico); (2) la diagnosi del DA non è rilevante per la cura, piuttosto il suo contenuto è dettato dai meccanismi di mantenimento presenti nel singolo paziente; (3) il trattamento affronta i meccanismi di mantenimento del DA usando le principali procedure della CBT-E ambulatoriale. Il trattamento ha però introdotto tre procedure originali che lo distinguono dalla CBT-E ambulatoriale: (1) è somministrato da un’equipe multidisciplinare “non eclettica”; (2) include l’assistenza ai pasti; (3) alcuni elementi del trattamento sono somministrati in gruppo. Uno studio randomizzato e controllato sul’effectiveness della CBT-E ospedaliera (Villa Garda-Oxford Study) in 80 pazienti con anoressia nervosa ha evidenziato nei completers (90%) un incremento significativo dell’IMC (da 14.4±1.7 all’entrata a 18.1±1.9 a 12 mesi di follow-up dopo la dimissione) associato a un miglioramento significativo della psicopatologia specifica e generale,
Bibliografia
1. Dalle Grave R. Intensive Cognitive Behavioural Treatment For Eating Disorders. European Psychiatric Review, in Press.
2. Dalle Grave R, Bohn K, Hawker D, Fairburn CG (2008) Inpatient, Day Patient And Two Forms of Outpatient CBT-E. In Fairburn CG (Ed), Cognitive Behavior Therapy and Eating Disorders (pp. 231-244) New York, Guilford Press.
Unità di Riabilitazione Nutrizionale
CBT-E ospedaliera dei disturbi dell’alimentazione: organizzazione generale e dati di effectivenessCasa di Cura Villa Garda, Garda (VR)
Dalle Grave R
Per offrire una possibilità di cura ai pazienti che non rispondono alla terapia ambulatoriale, nel 1998 presso la casa di cura Villa Garda è stato aperto un reparto di riabilitazione intensiva ospedaliera specializzato per la cura dei disturbi dell’alimentazione (DA). Fin dalla sua origine, il trattamento si è basato sulla ricerca empirica e per tale motivo ha subito una continua evoluzione nel tempo. La versione più recente è stata sviluppata in collaborazione con il dipartimento di psichiatria dell’Università di Oxford e deriva dalla Terapia Cognitivo Comportamentale Enhanched (CBT-E) ambulatoriale. Il trattamento è indicato per i pazienti che non rispondono al trattamento ambulatoriale o che hanno caratteristiche cliniche che rendono il trattamento ambulatoriale inappropriato. La CBT-E ospedaliera mantiene tre caratteristiche centrali della CBT-E ambulatoriale: (1) è strutturata per curare tutte le categorie diagnostiche dei DA (approccio transdiagnostico); (2) la diagnosi del DA non è rilevante per la cura, piuttosto il suo contenuto è dettato dai meccanismi di mantenimento presenti nel singolo paziente; (3) il trattamento affronta i meccanismi di mantenimento del DA usando le principali procedure della CBT-E ambulatoriale. Il trattamento ha però introdotto tre procedure originali che lo distinguono dalla CBT-E ambulatoriale: (1) è somministrato da un’equipe multidisciplinare “non eclettica”; (2) include l’assistenza ai pasti; (3) alcuni elementi del trattamento sono somministrati in gruppo. Uno studio randomizzato e controllato sul’effectiveness della CBT-E ospedaliera (Villa Garda-Oxford Study) in 80 pazienti con anoressia nervosa ha evidenziato nei completers (90%) un incremento significativo dell’IMC (da 14.4±1.7 all’entrata a 18.1±1.9 a 12 mesi di follow-up dopo la dimissione) associato a un miglioramento significativo della psicopatologia specifica e generale,
Bibliografia
1. Dalle Grave R. Intensive Cognitive Behavioural Treatment For Eating Disorders. European Psychiatric Review, in Press.
2. Dalle Grave R, Bohn K, Hawker D, Fairburn CG (2008) Inpatient, Day Patient And Two Forms of Outpatient CBT-E. In Fairburn CG (Ed), Cognitive Behavior Therapy and Eating Disorders (pp. 231-244) New York, Guilford Press.