SS2.02
Presentazione del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare.
"Villa Miralago", Cuasso al Monte (VA)
De Salvo C
Introduzione: La Comunità Terapeutico Riabilitativa "Villa Miralago" si dedica alla diagnosi, la prevenzione e la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Il programma terapeutico è impostato secondo un approccio multidisciplinare di tipo psicodinamico integrato e sistemico relazionale considerato indispensabile dalle linee guida internazionali.
Il centro Villa Miralago fa parte dei sei Centri Pilota Italiani del Ministero della Salute nella Ricerca Multicentrica 2011 - 2012 sui fattori predittivi e caratteristiche psicopatologiche dei Disturbi del Comportamento Alimentare in età evolutiva.
Presentazione del Centro: Villa Miralago è un luogo di cura accogliente, non ha le caratteristiche di un ambiente ospedaliero, internistico o psichiatrico. Alla terapia psicologica di tipo psicodinamico integrato e sistemico relazionale è connessa la riabilitazione nutrizionale, le terapie espressive - corporee quali rilassamento, psicomotricità, in una integrazione che ha come obiettivo reintegrare mente e corpo. Le terapie si svolgono in setting individuali, di gruppo e familiari.
Approccio terapeutico: I disturbi del comportamento alimentare manifestano un disagio esistenziale che investe certamente il piano dell'alimentazione ma anche più radicalmente, i rapporti del soggetto con l'immagine del suo corpo, con le sue emozioni più profonde, e più in generale le sue relazioni con gli altri e con i suoi familiari. Questi disturbi possono prendere forme diverse (anoressia, bulimia, B.E.D.,obesità) e raggiungere differenti livelli di gravità i quali richiedono livelli di intervento appropriati. Il nostro sforzo terapeutico non sottovaluta l'importanza di trattare il disturbo del comportamento alimentare in quanto tale, ma s'impegna soprattutto a dare voce al disagio del soggetto che in quel disturbo si esprime. Il personale della Comunità nel rapportarsi con l’ospite si riferisce alla persona e ai familiari quali soggetti con una identità e una storia propria con l’obiettivo di personalizzare il percorso di cura e individuare collegialmente gli obiettivi, le priorità e gli interventi da adottare per garantire un modo di procedere unitario tra terapeuti invianti, equipe, ospite e familiari. L’Equipe ritiene che il lavoro con i familiari sia parte fondante della cura dei disturbi del comportamento alimentare attraverso gli incontri con la famiglia, di gruppo con i genitori, di gruppo multifamiliare.
Il progetto terapeutico: L'ingresso in comunità é preceduto da incontri tra i terapeuti, i pazienti, i suoi familiari. La permanenza in comunità ha una durata di quattro - sei mesi e il programma intensivo è orientato al recupero dei parametri fisici e di un Sè idoneo. L'obiettivo del ricovero è l'inizio di un percorso di cura che continuerà anche a casa con un continuo monitoraggio da parte dell'equipe per un periodo da concordare con la paziente e le equipe curanti.L'ospite all'ingresso ha un colloquio con lo psichiatra, concorda un menu' con la dietista e il nutrizionista, gli viene assegnato un tutor e un educatore e un operatore socio sanitario di riferimento.
Comunità Primavera (nucleo minori): L'esordio dei disturbi del comportamento alimentare avviene in età adolescenziale e sempre più frequentemente si assiste alla presa in carico presso i servizi della neuropsichiatria infantile di soggetti minori. E' riconosciuto che ad un intervento di cura precoce, segue una migliore prognosi. Si propone all'interno della comunità già esistente un nucleo, per pazienti minori di sei posti letto. Il ricovero è di tipo residenziale con assistenza prevista su tutte le ventiquattro ore sette giorni su sette. Il programma è impostato su un approccio multidisciplinare di tipo psicodinamico integrato e sistemico relazionale.
Gli incontri con le famiglie: I disturbi alimentari sono caratteristici soprattutto dell'adolescenza ed è dunque indicato affrontare tali patologia con il coinvolgimento dei genitori e con un approccio multidisciplinare. I disturbi costituiscono in prevalenza una patologia dell'età di sviluppo significativamente imbrigliata nelle dinamiche del gruppo familiare; il non affrontare tali legami significherebbe rallentare il cambiamento nella paziente. Per questo motivo la famiglia o le persone di riferimento sono coinvolte in un percorso terapeutico parallelo che viene ponderato in qualità ed in intensità a seconda delle risorse di "compliance" presenti. E' previsto un incontro con i genitori ogni 15 giorni al sabato mattina. Durante questi incontri le famiglie possono confrontarsi con esperienze diverse ed arricchirsi sia su un piano umano che esperienzale inerente, in modo da acquisire strategie utili, così che, una volta terminato il programma, possano applicarle al rientro a casa.
Conclusioni: L’Equipe multidisciplinare di “Villa Miralago”, Comunità terapeutica riabilitativa residenziale accreditata con il S.S.N., intende far conoscere il proprio impegno nel porre in atto programmi terapeutici, assistenziali e riabilitativi per pazienti adulti e in età preadolescenziale e adolescenziale affetti da disturbi del comportamento alimentare portando il soggetto ad un grado di relazione con il cibo, il proprio corpo, la propria persona e i familiari il più possibile vicino alla normalità nella gestione quotidiana.
Bibliografia.
1. Marucci S, Dalla Ragione L (2007) “L'anima ha bisogno di un luogo: Disturbi alimentari e ricerca dell'identità” Tecniche nuove, Milano
2. Dalla Ragione L (2008) “La casa delle bambine che non mangiano” Il pensiero scientifico editore, Roma
3. Ostuzzi R, Luxardi GL (2003) “Figlie in lotta con il cibo, un aiuto per i genitori, le ragazze, gli insegnanti e gli amici” Baldini & Castoldi, Milano
Presentazione del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare.
"Villa Miralago", Cuasso al Monte (VA)
De Salvo C
Introduzione: La Comunità Terapeutico Riabilitativa "Villa Miralago" si dedica alla diagnosi, la prevenzione e la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare. Il programma terapeutico è impostato secondo un approccio multidisciplinare di tipo psicodinamico integrato e sistemico relazionale considerato indispensabile dalle linee guida internazionali.
Il centro Villa Miralago fa parte dei sei Centri Pilota Italiani del Ministero della Salute nella Ricerca Multicentrica 2011 - 2012 sui fattori predittivi e caratteristiche psicopatologiche dei Disturbi del Comportamento Alimentare in età evolutiva.
Presentazione del Centro: Villa Miralago è un luogo di cura accogliente, non ha le caratteristiche di un ambiente ospedaliero, internistico o psichiatrico. Alla terapia psicologica di tipo psicodinamico integrato e sistemico relazionale è connessa la riabilitazione nutrizionale, le terapie espressive - corporee quali rilassamento, psicomotricità, in una integrazione che ha come obiettivo reintegrare mente e corpo. Le terapie si svolgono in setting individuali, di gruppo e familiari.
Approccio terapeutico: I disturbi del comportamento alimentare manifestano un disagio esistenziale che investe certamente il piano dell'alimentazione ma anche più radicalmente, i rapporti del soggetto con l'immagine del suo corpo, con le sue emozioni più profonde, e più in generale le sue relazioni con gli altri e con i suoi familiari. Questi disturbi possono prendere forme diverse (anoressia, bulimia, B.E.D.,obesità) e raggiungere differenti livelli di gravità i quali richiedono livelli di intervento appropriati. Il nostro sforzo terapeutico non sottovaluta l'importanza di trattare il disturbo del comportamento alimentare in quanto tale, ma s'impegna soprattutto a dare voce al disagio del soggetto che in quel disturbo si esprime. Il personale della Comunità nel rapportarsi con l’ospite si riferisce alla persona e ai familiari quali soggetti con una identità e una storia propria con l’obiettivo di personalizzare il percorso di cura e individuare collegialmente gli obiettivi, le priorità e gli interventi da adottare per garantire un modo di procedere unitario tra terapeuti invianti, equipe, ospite e familiari. L’Equipe ritiene che il lavoro con i familiari sia parte fondante della cura dei disturbi del comportamento alimentare attraverso gli incontri con la famiglia, di gruppo con i genitori, di gruppo multifamiliare.
Il progetto terapeutico: L'ingresso in comunità é preceduto da incontri tra i terapeuti, i pazienti, i suoi familiari. La permanenza in comunità ha una durata di quattro - sei mesi e il programma intensivo è orientato al recupero dei parametri fisici e di un Sè idoneo. L'obiettivo del ricovero è l'inizio di un percorso di cura che continuerà anche a casa con un continuo monitoraggio da parte dell'equipe per un periodo da concordare con la paziente e le equipe curanti.L'ospite all'ingresso ha un colloquio con lo psichiatra, concorda un menu' con la dietista e il nutrizionista, gli viene assegnato un tutor e un educatore e un operatore socio sanitario di riferimento.
Comunità Primavera (nucleo minori): L'esordio dei disturbi del comportamento alimentare avviene in età adolescenziale e sempre più frequentemente si assiste alla presa in carico presso i servizi della neuropsichiatria infantile di soggetti minori. E' riconosciuto che ad un intervento di cura precoce, segue una migliore prognosi. Si propone all'interno della comunità già esistente un nucleo, per pazienti minori di sei posti letto. Il ricovero è di tipo residenziale con assistenza prevista su tutte le ventiquattro ore sette giorni su sette. Il programma è impostato su un approccio multidisciplinare di tipo psicodinamico integrato e sistemico relazionale.
Gli incontri con le famiglie: I disturbi alimentari sono caratteristici soprattutto dell'adolescenza ed è dunque indicato affrontare tali patologia con il coinvolgimento dei genitori e con un approccio multidisciplinare. I disturbi costituiscono in prevalenza una patologia dell'età di sviluppo significativamente imbrigliata nelle dinamiche del gruppo familiare; il non affrontare tali legami significherebbe rallentare il cambiamento nella paziente. Per questo motivo la famiglia o le persone di riferimento sono coinvolte in un percorso terapeutico parallelo che viene ponderato in qualità ed in intensità a seconda delle risorse di "compliance" presenti. E' previsto un incontro con i genitori ogni 15 giorni al sabato mattina. Durante questi incontri le famiglie possono confrontarsi con esperienze diverse ed arricchirsi sia su un piano umano che esperienzale inerente, in modo da acquisire strategie utili, così che, una volta terminato il programma, possano applicarle al rientro a casa.
Conclusioni: L’Equipe multidisciplinare di “Villa Miralago”, Comunità terapeutica riabilitativa residenziale accreditata con il S.S.N., intende far conoscere il proprio impegno nel porre in atto programmi terapeutici, assistenziali e riabilitativi per pazienti adulti e in età preadolescenziale e adolescenziale affetti da disturbi del comportamento alimentare portando il soggetto ad un grado di relazione con il cibo, il proprio corpo, la propria persona e i familiari il più possibile vicino alla normalità nella gestione quotidiana.
Bibliografia.
1. Marucci S, Dalla Ragione L (2007) “L'anima ha bisogno di un luogo: Disturbi alimentari e ricerca dell'identità” Tecniche nuove, Milano
2. Dalla Ragione L (2008) “La casa delle bambine che non mangiano” Il pensiero scientifico editore, Roma
3. Ostuzzi R, Luxardi GL (2003) “Figlie in lotta con il cibo, un aiuto per i genitori, le ragazze, gli insegnanti e gli amici” Baldini & Castoldi, Milano