SS2.07.
Casa di Cura Villa Margherita, Arcugnano (VI)Centro per i Disurbi del Comportamento Alimentare
Il trattamento riabilitativo psico-nutrizionale in regime residenziale e semiresidenziale della Casa di Cura “Villa Margherita"
Todisco P, Carli L, Francesconi F, Pozzato M, Poianella G, Stella S, Bresolin G, Buscaglia F, Castegnaro R, Cazzola C, Marchesini S, Nalesso L, Trivella I
Premesse. Presso la Casa di Cura Villa Margherita di Arcugnano (VI) è attivo dal 1994 un Centro dedicato alla cura dei DCA. Il Centro è nato all’interno dell’Unità Psichiatrica della Casa di Cura con l’intento di dare risposta al bisogno di cure di pazienti affetti da DCA che richiedevano un trattamento intensivo, quale può essere un ricovero ospedaliero, con un intento riabilitativo e non rivolto all’urgenza. Peculiarità del Servizio sono state sin dall’inizio il trattamento di pazienti con comorbilità psichiatrica, il lavoro con le famiglie e quello in rete con gli invianti in modo da garantire al paziente la continuità delle cure.
Descrizione. Il percorso riabilitativo psiconutrizionale è specifico per AN, BN, BED, DCA-NAS. Sono possibili tre livelli di cura: la terapia ambulatoriale, il ricovero residenziale e semiresidenziale. Il ricovero ordinario e il Day Hospital sono in convenzione con il S.S.N. Il trattamento residenziale ha una durata massima di tre mesi e una disponibilità di 18 posti letto. Il Day Hospital si configura come un ricovero semi-residenziale, con accesso dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì, di durata variabile (in media due mesi) e può accogliere 10 persone. Nel Centro opera un’équipe multidisciplinare, costituita da medici internisti e psichiatri, psicologi-psicoterapeuti, dietisti, infermieri ed educatori, specializzata nell’affrontare la complessità dei DCA. Per accedere al trattamento è necessario mettersi in contatto telefonicamente con la segreteria del Centro per avere le informazioni preliminari e fissare l’appuntamento per la prima visita. Dopo una fase di conoscenza che avviene attraverso la prima visita e una serie di altri strumenti di valutazione (anamnesi familiare, personale e alimentare; dati antropometrici; esami ematici e strumentali; test psicologici; colloqui individuali) si stabilisce il progetto riabilitativo multidimensionale. Tale progetto prevede una parte strutturata con interventi organizzati secondo un protocollo generale e una individualizzata modulata sui bisogni soggettivi. Aree specifiche di intervento sono tutti quei fattori psicologici definiti come scatenanti e di mantenimento del DCA: pregressi traumi, relazioni disfunzionali, depressione, paura del cambiamento, eventi stressanti e invalidazioni alla costruzione del concetto di sé.
Il percorso di cura si delinea in stretta collaborazione con i terapeuti invianti in un’idea di continuità e di integrazione delle terapie. Il programma si avvale di: interventi individuali (psicologici, medici, nutrizionali), interventi di gruppo (motivazionale, psico-educazionale, psicoterapico, di terapia cognitiva, di assertività, di immagine corporea, di diario alimentare, di terapia del movimento, di terapia espressiva, laboratori di cucina), assistenza ai pasti, programma alimentare concordato con il singolo paziente, consulenze familiari. La riabilitazione psiconutrizionale rappresenta una modalità riabilitativa unica dal momento che anche gli aspetti nutrizionali vengono affrontati con una comprensione del sintomo all’interno della storia del paziente alla ricerca del significato personale per proporre cambiamenti graduali e progressivi concordati all’interno della psicoterapia oltreché nei gruppi con la dietista.
Obiettivi. Il recupero di condizioni psicofisiche accettabili attraverso comportamenti alimentari più adeguati è lo scopo centrale della cura. Altri obiettivi del trattamento sono: migliorare la consapevolezza e la motivazione alla cura e al cambiamento; sviluppare un approccio collaborativo che valorizzi le risorse della persona nella costruzione del cambiamento; affrontare l’idea della restrizione dietetica e, in generale, dell’utilizzo del cibo come soluzione al disagio; sviluppare abilità di gestione emotiva e relazionale che favoriscano la riduzione dei sintomi; consentire un buon grado di autonomia nelle attività quotidiane; migliorare il rapporto con il corpo; favorire autostima e autoefficacia.
Risultati. Il programma del Centro ha ottenuto la Certificazione di Qualità UNI-ISO 9001:2000 dal febbraio 2003.
Bibliografia.
1. Halmi KA (2009) “Salient components of a comprehensive service for eating disorders” World Psychiatry, 8, 150-155.
2. Lask B (2009) “A comprehensive treatment service must include developmental, systemic and collaborative components” World Psychiatry 8, 158-159.
Casa di Cura Villa Margherita, Arcugnano (VI)Centro per i Disurbi del Comportamento Alimentare
Il trattamento riabilitativo psico-nutrizionale in regime residenziale e semiresidenziale della Casa di Cura “Villa Margherita"
Todisco P, Carli L, Francesconi F, Pozzato M, Poianella G, Stella S, Bresolin G, Buscaglia F, Castegnaro R, Cazzola C, Marchesini S, Nalesso L, Trivella I
Premesse. Presso la Casa di Cura Villa Margherita di Arcugnano (VI) è attivo dal 1994 un Centro dedicato alla cura dei DCA. Il Centro è nato all’interno dell’Unità Psichiatrica della Casa di Cura con l’intento di dare risposta al bisogno di cure di pazienti affetti da DCA che richiedevano un trattamento intensivo, quale può essere un ricovero ospedaliero, con un intento riabilitativo e non rivolto all’urgenza. Peculiarità del Servizio sono state sin dall’inizio il trattamento di pazienti con comorbilità psichiatrica, il lavoro con le famiglie e quello in rete con gli invianti in modo da garantire al paziente la continuità delle cure.
Descrizione. Il percorso riabilitativo psiconutrizionale è specifico per AN, BN, BED, DCA-NAS. Sono possibili tre livelli di cura: la terapia ambulatoriale, il ricovero residenziale e semiresidenziale. Il ricovero ordinario e il Day Hospital sono in convenzione con il S.S.N. Il trattamento residenziale ha una durata massima di tre mesi e una disponibilità di 18 posti letto. Il Day Hospital si configura come un ricovero semi-residenziale, con accesso dalle 8 alle 19 dal lunedì al venerdì, di durata variabile (in media due mesi) e può accogliere 10 persone. Nel Centro opera un’équipe multidisciplinare, costituita da medici internisti e psichiatri, psicologi-psicoterapeuti, dietisti, infermieri ed educatori, specializzata nell’affrontare la complessità dei DCA. Per accedere al trattamento è necessario mettersi in contatto telefonicamente con la segreteria del Centro per avere le informazioni preliminari e fissare l’appuntamento per la prima visita. Dopo una fase di conoscenza che avviene attraverso la prima visita e una serie di altri strumenti di valutazione (anamnesi familiare, personale e alimentare; dati antropometrici; esami ematici e strumentali; test psicologici; colloqui individuali) si stabilisce il progetto riabilitativo multidimensionale. Tale progetto prevede una parte strutturata con interventi organizzati secondo un protocollo generale e una individualizzata modulata sui bisogni soggettivi. Aree specifiche di intervento sono tutti quei fattori psicologici definiti come scatenanti e di mantenimento del DCA: pregressi traumi, relazioni disfunzionali, depressione, paura del cambiamento, eventi stressanti e invalidazioni alla costruzione del concetto di sé.
Il percorso di cura si delinea in stretta collaborazione con i terapeuti invianti in un’idea di continuità e di integrazione delle terapie. Il programma si avvale di: interventi individuali (psicologici, medici, nutrizionali), interventi di gruppo (motivazionale, psico-educazionale, psicoterapico, di terapia cognitiva, di assertività, di immagine corporea, di diario alimentare, di terapia del movimento, di terapia espressiva, laboratori di cucina), assistenza ai pasti, programma alimentare concordato con il singolo paziente, consulenze familiari. La riabilitazione psiconutrizionale rappresenta una modalità riabilitativa unica dal momento che anche gli aspetti nutrizionali vengono affrontati con una comprensione del sintomo all’interno della storia del paziente alla ricerca del significato personale per proporre cambiamenti graduali e progressivi concordati all’interno della psicoterapia oltreché nei gruppi con la dietista.
Obiettivi. Il recupero di condizioni psicofisiche accettabili attraverso comportamenti alimentari più adeguati è lo scopo centrale della cura. Altri obiettivi del trattamento sono: migliorare la consapevolezza e la motivazione alla cura e al cambiamento; sviluppare un approccio collaborativo che valorizzi le risorse della persona nella costruzione del cambiamento; affrontare l’idea della restrizione dietetica e, in generale, dell’utilizzo del cibo come soluzione al disagio; sviluppare abilità di gestione emotiva e relazionale che favoriscano la riduzione dei sintomi; consentire un buon grado di autonomia nelle attività quotidiane; migliorare il rapporto con il corpo; favorire autostima e autoefficacia.
Risultati. Il programma del Centro ha ottenuto la Certificazione di Qualità UNI-ISO 9001:2000 dal febbraio 2003.
Bibliografia.
1. Halmi KA (2009) “Salient components of a comprehensive service for eating disorders” World Psychiatry, 8, 150-155.
2. Lask B (2009) “A comprehensive treatment service must include developmental, systemic and collaborative components” World Psychiatry 8, 158-159.