SS5.2.
Il Centro Arianna per il trattamento dei Disturbi Alimentari
ASL 5 Pisa, Centro Arianna per il trattamento dei Disturbi Alimentari.
Paolicchi R, Fabiani R, Gravina G, Pennacchi L, Biasci R, Ricci F
Il Centro Arianna (CA) della ASL 5 di Pisa è nato nel 2000 come struttura di riferimento dedicata al trattamento dei Disturbi Alimentari (DA). La costituzione del team di operatori, provenienti da esperienze diverse ed afferenti a diverse U.O. della Asl, è avvenuta con un iniziale percorso comune di formazione (240 ore), condotto e supervisionato da formatori esperti esterni alla ASL.
Principali caratteristiche del lavoro al Centro sono l’interdisciplinarietà e la scelta del team approach come modalità condivisa di lavoro. L’attività in team interdisciplinare non è facile, e in genere non è neanche naturale; non è solo la somma di interventi isolati (in cui il paziente è “inviato” da uno specialista all’altro), ma un sistema di cura nel quale le diverse competenze, le tecniche, il “linguaggio” e le esperienze di ciascun operatore, sono combinate in modo efficace, con obiettivi e strumenti condivisi. Agli operatori sono richieste la capacità e la disponibilità di integrare e di mettere in comune il proprio bagaglio professionale e i propri punti di vista con quelli dei colleghi, acquisendo nuove competenze condivise, nel rispetto del ruolo e delle responsabilità di ciascuno, con un allenamento continuo al fine di accrescere stima reciproca, assertività e rispetto, capacità e disponibilità alla contaminazione dei ruoli nelle “aree di tangenza” del trattamento (assessment, motivazione, ecc.), collaborazione per affrontare difficoltà e resistenze, disponibilità a mettere in discussione controattitudini e opinioni personali sfavorevoli al progresso terapeutico del paziente, ricerca di cooperazione rispetto a nodi “critici” del trattamento. L’affinamento di queste abilità, che spesso richiede anni, rappresenta una grande forza, un moltiplicatore delle risorse, un solido motivo di maggiore efficacia degli interventi e persino un esempio di “integrazione” percepito dai pazienti come utile modello della possibile ricomposizione delle parti “disconnesse” di se stessi.
Altre caratteristiche del Centro sono: la presenza all’interno della sede di uno spazio-cucina e di una sala pranzo per attività di riabilitazione nutrizionale, l’investimento mantenuto nel tempo per l’aggiornamento continuo degli operatori, la costruzione di una rete integrata di contatti e di riferimenti sul territorio per la gestione delle problematiche cliniche e sociali (medici di base, centri specialistici residenziali, unità operative ospedaliere).
Per facilitare l’accesso ai pazienti e l’interazione tra gli operatori, tutte le attività del Centro sono concentrate in una sede unica dedicata, nella quale non si svolgono altre attività sanitarie. I Percorsi terapeutici, individuali e di gruppo, in regime ambulatoriale e semiresidenziale, sono condotti in équipe multi professionale di operatori esperti nei DA (attualmente psicologo psicoterapeuta, 2 psicologi, dietista, psichiatra, internista e assistente sociale). I tempi di attesa per l’accesso sono in genere limitati, la richiesta di primo accesso è sempre valutata e avviene con una scheda dati (triage) compilata da operatore esperto. Ogni paziente è seguito da un case manager per l’intera durata del trattamento (48 primi accessi e 125 pazienti in carico nel 2010); la discussione dei casi clinici per l’intero team avviene con la riunione settimanale.
Le attività di cura seguono una flow-chart tipica: assessment, formulazione del progetto di cura e contratto, percorso terapeutico con riabilitazione nutrizionale (RN), psicoterapia e monitoraggio medico. In base al progetto terapeutico i pazienti, in diversi momenti del percorso, possono partecipare, più spesso in piccoli gruppi, a moduli strutturati di attività (Psicoeducazione, Motivazione, Assertività, Creatività). I familiari dei pazienti partecipano al “Gruppo Genitori” che ha cadenza mensile, inoltre è svolto un sostegno specifico per la coppia genitoriale di pazienti adolescenti. Il lavoro psicoterapeutico è prevalentemente ad orientamento psicodinamico integrato con elementi di CBT. La riabilitazione nutrizionale, individuale e di gruppo, è svolta con attività evolute di counselling (che includono, oltre agli aspetti di nutrizione clinica, elementi derivati da intervista motivazionale, CBT, educazione terapeutica, analisi transazionale), attività di training con il cibo (es. laboratori sensoriali) e moduli semiresidenziali di intervento più intensivo (TFC: 3 giorni alla settimana per periodi di 3-4 settimane con pianificazione dei pasti, acquisto degli alimenti e preparazione delle pietanze, consumo dei pasti, gestione psicoeducativa del tempo postprandiale).
Il Centro Arianna per il trattamento dei Disturbi Alimentari
ASL 5 Pisa, Centro Arianna per il trattamento dei Disturbi Alimentari.
Paolicchi R, Fabiani R, Gravina G, Pennacchi L, Biasci R, Ricci F
Il Centro Arianna (CA) della ASL 5 di Pisa è nato nel 2000 come struttura di riferimento dedicata al trattamento dei Disturbi Alimentari (DA). La costituzione del team di operatori, provenienti da esperienze diverse ed afferenti a diverse U.O. della Asl, è avvenuta con un iniziale percorso comune di formazione (240 ore), condotto e supervisionato da formatori esperti esterni alla ASL.
Principali caratteristiche del lavoro al Centro sono l’interdisciplinarietà e la scelta del team approach come modalità condivisa di lavoro. L’attività in team interdisciplinare non è facile, e in genere non è neanche naturale; non è solo la somma di interventi isolati (in cui il paziente è “inviato” da uno specialista all’altro), ma un sistema di cura nel quale le diverse competenze, le tecniche, il “linguaggio” e le esperienze di ciascun operatore, sono combinate in modo efficace, con obiettivi e strumenti condivisi. Agli operatori sono richieste la capacità e la disponibilità di integrare e di mettere in comune il proprio bagaglio professionale e i propri punti di vista con quelli dei colleghi, acquisendo nuove competenze condivise, nel rispetto del ruolo e delle responsabilità di ciascuno, con un allenamento continuo al fine di accrescere stima reciproca, assertività e rispetto, capacità e disponibilità alla contaminazione dei ruoli nelle “aree di tangenza” del trattamento (assessment, motivazione, ecc.), collaborazione per affrontare difficoltà e resistenze, disponibilità a mettere in discussione controattitudini e opinioni personali sfavorevoli al progresso terapeutico del paziente, ricerca di cooperazione rispetto a nodi “critici” del trattamento. L’affinamento di queste abilità, che spesso richiede anni, rappresenta una grande forza, un moltiplicatore delle risorse, un solido motivo di maggiore efficacia degli interventi e persino un esempio di “integrazione” percepito dai pazienti come utile modello della possibile ricomposizione delle parti “disconnesse” di se stessi.
Altre caratteristiche del Centro sono: la presenza all’interno della sede di uno spazio-cucina e di una sala pranzo per attività di riabilitazione nutrizionale, l’investimento mantenuto nel tempo per l’aggiornamento continuo degli operatori, la costruzione di una rete integrata di contatti e di riferimenti sul territorio per la gestione delle problematiche cliniche e sociali (medici di base, centri specialistici residenziali, unità operative ospedaliere).
Per facilitare l’accesso ai pazienti e l’interazione tra gli operatori, tutte le attività del Centro sono concentrate in una sede unica dedicata, nella quale non si svolgono altre attività sanitarie. I Percorsi terapeutici, individuali e di gruppo, in regime ambulatoriale e semiresidenziale, sono condotti in équipe multi professionale di operatori esperti nei DA (attualmente psicologo psicoterapeuta, 2 psicologi, dietista, psichiatra, internista e assistente sociale). I tempi di attesa per l’accesso sono in genere limitati, la richiesta di primo accesso è sempre valutata e avviene con una scheda dati (triage) compilata da operatore esperto. Ogni paziente è seguito da un case manager per l’intera durata del trattamento (48 primi accessi e 125 pazienti in carico nel 2010); la discussione dei casi clinici per l’intero team avviene con la riunione settimanale.
Le attività di cura seguono una flow-chart tipica: assessment, formulazione del progetto di cura e contratto, percorso terapeutico con riabilitazione nutrizionale (RN), psicoterapia e monitoraggio medico. In base al progetto terapeutico i pazienti, in diversi momenti del percorso, possono partecipare, più spesso in piccoli gruppi, a moduli strutturati di attività (Psicoeducazione, Motivazione, Assertività, Creatività). I familiari dei pazienti partecipano al “Gruppo Genitori” che ha cadenza mensile, inoltre è svolto un sostegno specifico per la coppia genitoriale di pazienti adolescenti. Il lavoro psicoterapeutico è prevalentemente ad orientamento psicodinamico integrato con elementi di CBT. La riabilitazione nutrizionale, individuale e di gruppo, è svolta con attività evolute di counselling (che includono, oltre agli aspetti di nutrizione clinica, elementi derivati da intervista motivazionale, CBT, educazione terapeutica, analisi transazionale), attività di training con il cibo (es. laboratori sensoriali) e moduli semiresidenziali di intervento più intensivo (TFC: 3 giorni alla settimana per periodi di 3-4 settimane con pianificazione dei pasti, acquisto degli alimenti e preparazione delle pietanze, consumo dei pasti, gestione psicoeducativa del tempo postprandiale).