MS07.1
La qualita’ dell’ascolto: ascoltare i silenzii dell’anoressia, sintonizzazione, regolazione interattiva e livello di implicazione con i DA.
Centro Regionale Disturbi Alimentazione e Adolescenza (CDAA), Dipartimento di Salute Mentale ASl 2 Savonese”.
Cerro Pierfabrizio
Premessa.La maggior parte delle ricerche sulla efficacia delle psicoterapie sembra arrivare alla conclusione che l’elemento determinante per l’efficacia di una psicoterapia non sia tanto in relazione al modello teorico seguito, ma alla qualità della relazione ovvero alla personalità del terapeuta ,alla sua capacità di essere “presente” in seduta,e al particolare “incontro” con il paziente.
Materiali e metodi.Le osservazioni riportate derivano dall’esperienza clinica effettuata presso il CDAA di Pietra Ligure Asl 2 Savonese, Centro riabilitativo a carattere regionale per disturbi del comportamento alimentare e disturbi psichici dell’adolescenza.
I modelli teorici di riferimento seguiti sono da un lato quello della terapia istituzionale, soprattutto francese (1,2) dall’altro i contributi del modello cognitivo nel trattamento dei DCA (3, 4).
Indicazioni. Il Centro consta di due sedi ambulatoriali, dieci posti di degenza, cinque di Day Hospital Riabilitativo e un Day Hospital Diagnostico.
Conoscenze.Il bagaglio di conoscenze teoriche preso in considerazione nell’ipotizzare l’assetto mentale e le competenze richieste al terapeuta che si occupa di DA, verte principalmente sui seguenti temi: la sintonizzazione affettiva, e in particolare il concetto di “sintonizzazione modulata“, la regolazione emotiva e l’empatia, nella sua accezione più ampia,cognitiva e affettiva; il livello di conoscenza definito dalla scienza cognitiva come “implicazionale” (5) la capacità, teorizzata in particolare da alcuni psicologi dell’infant research di passare continuamente dall’auto-regolazione alla regolazione diadica (6).
Conclusioni.In questo lavoro, ci si soffermerà in particolare su alcune peculiari qualità dell’ascolto richieste al terapeuta che ha a che fare con DA e sulla capacità di stare in seduta con questi pazienti, riuscendo veramente a “esserci “ e a “essere con” nel momento presente,nonostante le continue scissioni all’interno della seduta stessa e gli attacchi che la paziente porta all’integrità mente-corpo dello stesso terapeuta.
Attraverso una disamina dei modelli principali di psicoterapia esistenti, si proverà ad individuare alcuni fattori, trasversali a diversi modelli, che potrebbero aiutare il terapeuta a sintonizzarsi con quegli stati affettivi intensi che risultano spesso inesprimibili a causa dei deficit meta-cognitivi dei pazienti. In altre parole come si fa a raggiungere la paziente nel punto esatto in cui essa si trova,quando quel punto non è accessibile al linguaggio condiviso e consensualizzato (7).
Bibliografia.
1. Racamier X (1982) ”Lo psicoanalista senza divano” Cortina, Milano
2. Jeammet X (1982) ”Psicopatologia dell’adolescenza” Ed Borla, Roma
3. Fairburn CG, Cooper S, (1999) “A cognitive behavioral theory of anorexia nervosa. Behav Res Ther 37, XXX-XXX)
4. Dalle Grave R, Garner X (1999) ”Terapia cognitivo-comportamentale dei disturbi dell’alimentazione” Positive Press, Verona.
5. Fonagy T (2001) “Attaccamento e funzione riflessiva“ Milano, Cortina.
6. Jaffe B, Feldstein, Mays, Alson (1985) “Interpersonal timing: the application of an adult dialogue model to mother-infant vocal and kinesic interactions” In “Social perceptions in infants” Ablex, Norwood,NY
7. Migone P (2007) ”L’inconscio psicoanalitico e l’inconscio cognitivo. Il ruolo terapeutico” xx, xxx-xxx
La qualita’ dell’ascolto: ascoltare i silenzii dell’anoressia, sintonizzazione, regolazione interattiva e livello di implicazione con i DA.
Centro Regionale Disturbi Alimentazione e Adolescenza (CDAA), Dipartimento di Salute Mentale ASl 2 Savonese”.
Cerro Pierfabrizio
Premessa.La maggior parte delle ricerche sulla efficacia delle psicoterapie sembra arrivare alla conclusione che l’elemento determinante per l’efficacia di una psicoterapia non sia tanto in relazione al modello teorico seguito, ma alla qualità della relazione ovvero alla personalità del terapeuta ,alla sua capacità di essere “presente” in seduta,e al particolare “incontro” con il paziente.
Materiali e metodi.Le osservazioni riportate derivano dall’esperienza clinica effettuata presso il CDAA di Pietra Ligure Asl 2 Savonese, Centro riabilitativo a carattere regionale per disturbi del comportamento alimentare e disturbi psichici dell’adolescenza.
I modelli teorici di riferimento seguiti sono da un lato quello della terapia istituzionale, soprattutto francese (1,2) dall’altro i contributi del modello cognitivo nel trattamento dei DCA (3, 4).
Indicazioni. Il Centro consta di due sedi ambulatoriali, dieci posti di degenza, cinque di Day Hospital Riabilitativo e un Day Hospital Diagnostico.
Conoscenze.Il bagaglio di conoscenze teoriche preso in considerazione nell’ipotizzare l’assetto mentale e le competenze richieste al terapeuta che si occupa di DA, verte principalmente sui seguenti temi: la sintonizzazione affettiva, e in particolare il concetto di “sintonizzazione modulata“, la regolazione emotiva e l’empatia, nella sua accezione più ampia,cognitiva e affettiva; il livello di conoscenza definito dalla scienza cognitiva come “implicazionale” (5) la capacità, teorizzata in particolare da alcuni psicologi dell’infant research di passare continuamente dall’auto-regolazione alla regolazione diadica (6).
Conclusioni.In questo lavoro, ci si soffermerà in particolare su alcune peculiari qualità dell’ascolto richieste al terapeuta che ha a che fare con DA e sulla capacità di stare in seduta con questi pazienti, riuscendo veramente a “esserci “ e a “essere con” nel momento presente,nonostante le continue scissioni all’interno della seduta stessa e gli attacchi che la paziente porta all’integrità mente-corpo dello stesso terapeuta.
Attraverso una disamina dei modelli principali di psicoterapia esistenti, si proverà ad individuare alcuni fattori, trasversali a diversi modelli, che potrebbero aiutare il terapeuta a sintonizzarsi con quegli stati affettivi intensi che risultano spesso inesprimibili a causa dei deficit meta-cognitivi dei pazienti. In altre parole come si fa a raggiungere la paziente nel punto esatto in cui essa si trova,quando quel punto non è accessibile al linguaggio condiviso e consensualizzato (7).
Bibliografia.
1. Racamier X (1982) ”Lo psicoanalista senza divano” Cortina, Milano
2. Jeammet X (1982) ”Psicopatologia dell’adolescenza” Ed Borla, Roma
3. Fairburn CG, Cooper S, (1999) “A cognitive behavioral theory of anorexia nervosa. Behav Res Ther 37, XXX-XXX)
4. Dalle Grave R, Garner X (1999) ”Terapia cognitivo-comportamentale dei disturbi dell’alimentazione” Positive Press, Verona.
5. Fonagy T (2001) “Attaccamento e funzione riflessiva“ Milano, Cortina.
6. Jaffe B, Feldstein, Mays, Alson (1985) “Interpersonal timing: the application of an adult dialogue model to mother-infant vocal and kinesic interactions” In “Social perceptions in infants” Ablex, Norwood,NY
7. Migone P (2007) ”L’inconscio psicoanalitico e l’inconscio cognitivo. Il ruolo terapeutico” xx, xxx-xxx