MS08.2
La luna piena: l’amenorrea narrata dalle pazienti
Università di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Chirurgia, UOC Ginecologia e ostetricia
Severi Silvestrini J
Premessa. Il ciclo della luna. In alcune condizioni critiche, nella ragazza in fase post puberale o nella donna sessualmente matura, l’asse ipotalamo-ipofisi-ovarico può spegnersi. La sua funzione si arresta con il cessare della pulsatilità del RLH e il conseguente annullamento della ciclicità dei feed-back tra gonadotropine e steroidi ovarici.
Ossservazioni personali. Credo che in alcune fasi della vita professionale, un medico possa permettersi di integrare una visione professionale classica, una lettura biologica volta a fare delle diagnosi ed a impostare delle soluzioni (preferisco il termine soluzioni al termine di terapia dacchè non sempre la soluzione di un caso passa attraverso una terapia classicamente intesa) con una lettura più personale e letteraria, cercando di estrarre il senso di una storia clinica non tanto da un punto di vista medico biologico quanto da un punto di vista umanistico. In fondo è quello che nella professione spesso ci manca per dare spessore e senso a ciò a cui ci dedichiamo per tanta parte del nostro tempo.
Oltre al corpo diagnosticato, visitato, radiografato, curato, trattato, operato, riabilitato, cronicizzato, oltre a tutto questo esiste un corpo narrato che raramente trova ascolto dai medici e che chiede ancor prima di essere interpretato e capito, restituito alla paziente in una cornice di senso, di essere ascoltato con quell'ascolto leggero che muove la fantasia di chi sente 3 e fa nascere la voglia di raccontare secondo fantasie ed archetipi più antichi di ogni teorizzazione psicologica o metapsicologica.
Il recupero di questa capacità di ascolto è a mio avviso alla base del lavoro con la anoressiche e di questo ascolto cerco di dare la testimonianza a partire da questo mio atipico intervento.
Oltre alla scomparsa dei cicli mestruali, se la situazione perdura, anche gli organi sessuali possono andare incontro ad una involuzione che, in taluni casi, può divenire irreversibile.
Arrestandosi l’asse, si blocca anche il ciclo che costringe il corpo femminile a quei mutamenti mensili che, nella donna anoressica, vengono percepiti come ostili metamorfosi che si ripetono fuori da ogni possibilità di controllo cosciente.
L’amenorrea, inizialmente salutata come il vittorioso risultato della lotta intrapresa contro la ciclicità e i cambiamenti imposti al corpo, diviene successivamente un sintomo percepito con sofferenza e preoccupazione: nel vissuto di queste donne, infatti, anche sanguinare potrebbe aiutare a perdere peso.
Ma la funzione dell’asse è congelata e, come un orologio inceppato, ha creato l’illusione che anche il tempo si sia fermato, intrappolato in un corpo di eterna, vecchia bambina, ignara della luna e del suo ciclo. La luna: odiosamente crescente, gonfia, tonda, diventa piena. Poi lentamente decresce, si assottiglia sempre più, per ridursi a un’esile virgola sospesa e senza peso.
Infine, del tutto, sparisce.
Bibliografia.
1. Cuzzolaro M (2004) “Anoressie e bulimie” Ed Il Mulino.
2. Bert G (2007) “Medicina narrativa, Storie e parole nella relazione di cura”
3. Zannini L (2008) “Medical humanities e medicina narrativa. Nuove prospettive nella formazione dei professionisti della cura” Raffaele Cortina E
La luna piena: l’amenorrea narrata dalle pazienti
Università di Roma Tor Vergata, Dipartimento di Chirurgia, UOC Ginecologia e ostetricia
Severi Silvestrini J
Premessa. Il ciclo della luna. In alcune condizioni critiche, nella ragazza in fase post puberale o nella donna sessualmente matura, l’asse ipotalamo-ipofisi-ovarico può spegnersi. La sua funzione si arresta con il cessare della pulsatilità del RLH e il conseguente annullamento della ciclicità dei feed-back tra gonadotropine e steroidi ovarici.
Ossservazioni personali. Credo che in alcune fasi della vita professionale, un medico possa permettersi di integrare una visione professionale classica, una lettura biologica volta a fare delle diagnosi ed a impostare delle soluzioni (preferisco il termine soluzioni al termine di terapia dacchè non sempre la soluzione di un caso passa attraverso una terapia classicamente intesa) con una lettura più personale e letteraria, cercando di estrarre il senso di una storia clinica non tanto da un punto di vista medico biologico quanto da un punto di vista umanistico. In fondo è quello che nella professione spesso ci manca per dare spessore e senso a ciò a cui ci dedichiamo per tanta parte del nostro tempo.
Oltre al corpo diagnosticato, visitato, radiografato, curato, trattato, operato, riabilitato, cronicizzato, oltre a tutto questo esiste un corpo narrato che raramente trova ascolto dai medici e che chiede ancor prima di essere interpretato e capito, restituito alla paziente in una cornice di senso, di essere ascoltato con quell'ascolto leggero che muove la fantasia di chi sente 3 e fa nascere la voglia di raccontare secondo fantasie ed archetipi più antichi di ogni teorizzazione psicologica o metapsicologica.
Il recupero di questa capacità di ascolto è a mio avviso alla base del lavoro con la anoressiche e di questo ascolto cerco di dare la testimonianza a partire da questo mio atipico intervento.
Oltre alla scomparsa dei cicli mestruali, se la situazione perdura, anche gli organi sessuali possono andare incontro ad una involuzione che, in taluni casi, può divenire irreversibile.
Arrestandosi l’asse, si blocca anche il ciclo che costringe il corpo femminile a quei mutamenti mensili che, nella donna anoressica, vengono percepiti come ostili metamorfosi che si ripetono fuori da ogni possibilità di controllo cosciente.
L’amenorrea, inizialmente salutata come il vittorioso risultato della lotta intrapresa contro la ciclicità e i cambiamenti imposti al corpo, diviene successivamente un sintomo percepito con sofferenza e preoccupazione: nel vissuto di queste donne, infatti, anche sanguinare potrebbe aiutare a perdere peso.
Ma la funzione dell’asse è congelata e, come un orologio inceppato, ha creato l’illusione che anche il tempo si sia fermato, intrappolato in un corpo di eterna, vecchia bambina, ignara della luna e del suo ciclo. La luna: odiosamente crescente, gonfia, tonda, diventa piena. Poi lentamente decresce, si assottiglia sempre più, per ridursi a un’esile virgola sospesa e senza peso.
Infine, del tutto, sparisce.
Bibliografia.
1. Cuzzolaro M (2004) “Anoressie e bulimie” Ed Il Mulino.
2. Bert G (2007) “Medicina narrativa, Storie e parole nella relazione di cura”
3. Zannini L (2008) “Medical humanities e medicina narrativa. Nuove prospettive nella formazione dei professionisti della cura” Raffaele Cortina E