TR2.03.
Un impegno per un programma di formazione con particolare riferimento alla psicoterapia
Psichiatra - Psicologo analista didatta e docente del Centro Italiano di psicologia Analitica (CIPA) Istituto di Roma – Segretario scientifico SIS-DCA
Caputo G
Introduzione. La varietà e complessità delle conoscenze attuali suggeriscono la necessità di ripensare e rendere sempre attuale la formazione. Se un tempo questo ambito poteva escludere la psicoterapia, perché questa aveva un suo percorso formativo attraverso training organizzati secondo ben definiti modelli teorici. Oggi però l’orizzonte teorico si è molto dilatato ed i modelli teorici trovano spesso punti di confluenza condivisibili. Al tempo stesso le patologie che trattiamo come i DA si presentano nel tempo necessitano di interventi ad ampio raggio e spesso multidisciplinari.
Pertanto è necessario discutere anche nell’ambito delle psicoterapie l’utilità di un programma per una formazione diversa, non solo nel superamento di modelli teorici meno attuali, ma anche per un orientamento specifico sui DA.
Contenuti. Il nostro impegno per questo possibile programma ha avuto il suo inizio con un lungo dibattito nell’ambito della SISDCA al quale hanno aderito psicoterapeuti di diverso orientamento gettando così le basi di tale progetto. Nel pensare ad istituire corsi di formazione specifica e in particolare per la psicoterapia dei DA, si sono evidenziati alcuni interrogativi importanti: è corretto proporre a terapeuti già formati secondo modelli diversi un orientamento formativo specifico per i DA? E’ possibile proporre delle conoscenze che possano essere acquisite da parte di chi fa già riferimento ad una sua formazione definita? Quale stile formativo potrà essere il più adatto in tal senso? Le possibili risposte non sono scontate e possono trovare una risoluzione solo attraverso un intenso lavoro di gruppo, svolto da coloro che sono animati dall’intento di trovare migliori soluzioni terapeutiche, mantenendo valore e significato rispetto alla propia formazione personale.
Conclusioni.Riteniamo doveroso quindi sottoscrivere l’impegno verso l’obiettivo proposto, raggiungibile solo attraverso una stretta collaborazionela stretta collaborazione. Il passo successivo sarà dunque la costituzione di un gruppo di lavoro che possa verificare la fattibilità del progetto e la stesura di un programma formativo realistico, sostanzioso ed efficace.
Un impegno per un programma di formazione con particolare riferimento alla psicoterapia
Psichiatra - Psicologo analista didatta e docente del Centro Italiano di psicologia Analitica (CIPA) Istituto di Roma – Segretario scientifico SIS-DCA
Caputo G
Introduzione. La varietà e complessità delle conoscenze attuali suggeriscono la necessità di ripensare e rendere sempre attuale la formazione. Se un tempo questo ambito poteva escludere la psicoterapia, perché questa aveva un suo percorso formativo attraverso training organizzati secondo ben definiti modelli teorici. Oggi però l’orizzonte teorico si è molto dilatato ed i modelli teorici trovano spesso punti di confluenza condivisibili. Al tempo stesso le patologie che trattiamo come i DA si presentano nel tempo necessitano di interventi ad ampio raggio e spesso multidisciplinari.
Pertanto è necessario discutere anche nell’ambito delle psicoterapie l’utilità di un programma per una formazione diversa, non solo nel superamento di modelli teorici meno attuali, ma anche per un orientamento specifico sui DA.
Contenuti. Il nostro impegno per questo possibile programma ha avuto il suo inizio con un lungo dibattito nell’ambito della SISDCA al quale hanno aderito psicoterapeuti di diverso orientamento gettando così le basi di tale progetto. Nel pensare ad istituire corsi di formazione specifica e in particolare per la psicoterapia dei DA, si sono evidenziati alcuni interrogativi importanti: è corretto proporre a terapeuti già formati secondo modelli diversi un orientamento formativo specifico per i DA? E’ possibile proporre delle conoscenze che possano essere acquisite da parte di chi fa già riferimento ad una sua formazione definita? Quale stile formativo potrà essere il più adatto in tal senso? Le possibili risposte non sono scontate e possono trovare una risoluzione solo attraverso un intenso lavoro di gruppo, svolto da coloro che sono animati dall’intento di trovare migliori soluzioni terapeutiche, mantenendo valore e significato rispetto alla propia formazione personale.
Conclusioni.Riteniamo doveroso quindi sottoscrivere l’impegno verso l’obiettivo proposto, raggiungibile solo attraverso una stretta collaborazionela stretta collaborazione. Il passo successivo sarà dunque la costituzione di un gruppo di lavoro che possa verificare la fattibilità del progetto e la stesura di un programma formativo realistico, sostanzioso ed efficace.