PD.08.PS.27
Vincenti A., Lucarelli I., Guidi L.
Effetto di una dieta equilibrata nella riabilitazione nutrizionale di una giovane paziente con esordio di Anoressia Nervosa
Gruppo Incontro Centro Gli Aquiloni, Servizio Ambulatoriale di Diagnosi e Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Premesse.I Disturbi del Comportamento Alimentare rappresentano la patologia più diffusa nella società occidentale dell’ultimo ventennio. In Italia sono 3 milioni le persone che soffrono di problemi legati all’alimentazione e solo in Toscana si stimano circa 600.000 persone a rischio. Negli ultimi anni si dedica una particolare attenzione a questo fenomeno che viene letto sempre di più in termini di “disturbo che ferisce profondamente corpo e anima”.
Descrizione della struttura.Il centro “Gli Aquiloni” è un servizio ambulatoriale per la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare ed è composto da un’èquipe multidisciplinare: medico psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, nutrizionista,laureato in scienze motorie. Il trattamento è di tipo integrato ed individualizzato e si articola in: percorso psicologico, farmacologico, nutrizionale e motorio.
Indicazioni per l’utenza.Il programma terapeutico prevede due fasi. La prima fase, 20-30 gg, è caratterizzata dall’inquadramento diagnostico. La seconda fase è caratterizzata dalla proposta di un percorso terapeutico individualizzato che può avvalersi delle diverse forme di cura tra loro integrate.
Obiettivi. Il presente lavoro è lo studio di un caso clinico, finalizzato a verificare e quindi a confermare, come il recupero del peso corporeo, e in particolare della massa grassa (FM) nell’anoressia nervosa (AN), sia un valore predittivo favorevole alla ricomparsa del ciclo mestruale, e quindi, al raggiungimento di uno degli obiettivi fondamentali del percorso terapeutico.
Conoscenze.Lo studio che segue nasce da conoscenze ed esperienze personali di terapia dietetica e di riabilitazione nutrizionale pluriennali. Verrà preso in esame il caso di Laura, studentessa, che all’epoca del nostro primo contatto, giugno 2009, aveva 19 anni. Laura si era rivolta ad un dietologo nel dicembre 2006 per dimagrire e aveva avuto un calo di peso corporeo di 8 kg, nel giro di 6 mesi, arrivando a 56 Kg. Da questo momento Laura comincia a manifestare sintomi riconducibili all’ AN, in particolare inizia a contare scrupolosamente l’introito calorico alimentare, ha paura di ingrassare, è preoccupata per le forme corporee, con la sensazione di non essere mai abbastanza soddisfatta del risultato raggiunto . Nel mese di febbraio 2008, per la prima volta, non ha il ciclo mestruale, così come accadrà nei mesi successivi e arriverà a pesare 54 Kg, peso mantenuto fino al nostro primo incontro.
Osservazioni personali.Per Laura questi sono anni di cambiamento, di crescita, di trasformazione; la ragazza vive ansia scolastica, crisi sentimentali, ha difficoltà a parlare con i genitori e soffre di incomprensioni con il gruppo dei pari. Laura sviluppa solamente amicizie esclusive in particolare con due ragazze che condividono con lei le stesse preoccupazioni e paure rispetto al rapporto con il cibo e il corpo.
Interpretazioni personali.Ad oggi il discorsosociale contemporaneo prescrive e impone il corpo magro come Ideale; quest’ultimo infatti, spinge il soggetto alla corsa sfrenata verso l’adeguamento della propria immagine corporea. La volontà di decidere se mangiare o rifiutare il cibo dà l’apparente sensazione di essere in grado di controllare i confini dell’orizzonte esistenziale, ma in realtà è inficiata dall’incapacità di integrare la sfera corporea e la sfera razionale, venendo a mancare la capacità di percepire i segnali che vengono dal corpo stesso.
Aspetti metodologici.La valutazione dello stato nutrizionale è stata eseguita mediante tecnica impedenziometrica (BIA, Akern)(1) e mediante stima dell’Indice di massa corporea (IMC).
Risultati.Alla prima visita Laura aveva un IMC=19,1 Kg/m2 e una quantità di FM=15%, è stata monitorata con BIA ogni 7-15 giorni e dopo 5 mesi si è osservato un IMC=22 Kg/m2 con FM=22%; dopo i successivi 6 mesi l’IMC si è stabilizzato su 21,7 Kg/m2 e la FM al 22%.
Discussione.Laura è stata seguita per un periodo continuativo di 12 mesi nel corso dei quali il suo peso è aumentato complessivamente di 7,3 Kg. Ha seguito una riabilitazione nutrizionale che prevedeva un introito calorico leggermente crescente nel corso delle settimane ed una reintroduzione graduale dei cibi che erano stati eliminati. Dopo il recupero di 6 Kg di peso e di 4,6 Kg di FM, si è avuta la ricomparsa del ciclo mestruale, che si era interrotto da 22 mesi (2). Al dodicesimo mese il peso ha raggiunto i 61,3 Kg e il ciclo mestruale è stato presente regolarmente.
Conclusioni. Importante è sottolineare, oltre all’aumento ponderale e al recupero della FM, l’aumento della massa cellulare attiva e dell’angolo di fase, a significare un buon recupero nutrizionale e fisico. E’ stato eseguito un follow-up a distanza di un anno e si è potuto constatare che sia il peso che il ciclo mestruale si erano stabilizzati. Possiamo affermare che il recupero del peso, della FM e quindi di un adeguato stato nutrizionale sono fattori favorevoli alla scomparsa dell’amenorrea.
Bibliografia.
(1) Pencharz PB and Azcue M (1996). Use of bioelectrical impedance analysis measurements in the clinical management of malnutrition. Am J Clin Nutr September 1996 64: 485S-488S
(2) Laughlin GA 1999 The role of nutrition in the etiology of functional hypothalamic amenorrhea. Curr Opinion Endocrinol Diab 6:38-43.
Vincenti A., Lucarelli I., Guidi L.
Effetto di una dieta equilibrata nella riabilitazione nutrizionale di una giovane paziente con esordio di Anoressia Nervosa
Gruppo Incontro Centro Gli Aquiloni, Servizio Ambulatoriale di Diagnosi e Cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Premesse.I Disturbi del Comportamento Alimentare rappresentano la patologia più diffusa nella società occidentale dell’ultimo ventennio. In Italia sono 3 milioni le persone che soffrono di problemi legati all’alimentazione e solo in Toscana si stimano circa 600.000 persone a rischio. Negli ultimi anni si dedica una particolare attenzione a questo fenomeno che viene letto sempre di più in termini di “disturbo che ferisce profondamente corpo e anima”.
Descrizione della struttura.Il centro “Gli Aquiloni” è un servizio ambulatoriale per la cura dei Disturbi del Comportamento Alimentare ed è composto da un’èquipe multidisciplinare: medico psichiatra, psicologo, psicoterapeuta, nutrizionista,laureato in scienze motorie. Il trattamento è di tipo integrato ed individualizzato e si articola in: percorso psicologico, farmacologico, nutrizionale e motorio.
Indicazioni per l’utenza.Il programma terapeutico prevede due fasi. La prima fase, 20-30 gg, è caratterizzata dall’inquadramento diagnostico. La seconda fase è caratterizzata dalla proposta di un percorso terapeutico individualizzato che può avvalersi delle diverse forme di cura tra loro integrate.
Obiettivi. Il presente lavoro è lo studio di un caso clinico, finalizzato a verificare e quindi a confermare, come il recupero del peso corporeo, e in particolare della massa grassa (FM) nell’anoressia nervosa (AN), sia un valore predittivo favorevole alla ricomparsa del ciclo mestruale, e quindi, al raggiungimento di uno degli obiettivi fondamentali del percorso terapeutico.
Conoscenze.Lo studio che segue nasce da conoscenze ed esperienze personali di terapia dietetica e di riabilitazione nutrizionale pluriennali. Verrà preso in esame il caso di Laura, studentessa, che all’epoca del nostro primo contatto, giugno 2009, aveva 19 anni. Laura si era rivolta ad un dietologo nel dicembre 2006 per dimagrire e aveva avuto un calo di peso corporeo di 8 kg, nel giro di 6 mesi, arrivando a 56 Kg. Da questo momento Laura comincia a manifestare sintomi riconducibili all’ AN, in particolare inizia a contare scrupolosamente l’introito calorico alimentare, ha paura di ingrassare, è preoccupata per le forme corporee, con la sensazione di non essere mai abbastanza soddisfatta del risultato raggiunto . Nel mese di febbraio 2008, per la prima volta, non ha il ciclo mestruale, così come accadrà nei mesi successivi e arriverà a pesare 54 Kg, peso mantenuto fino al nostro primo incontro.
Osservazioni personali.Per Laura questi sono anni di cambiamento, di crescita, di trasformazione; la ragazza vive ansia scolastica, crisi sentimentali, ha difficoltà a parlare con i genitori e soffre di incomprensioni con il gruppo dei pari. Laura sviluppa solamente amicizie esclusive in particolare con due ragazze che condividono con lei le stesse preoccupazioni e paure rispetto al rapporto con il cibo e il corpo.
Interpretazioni personali.Ad oggi il discorsosociale contemporaneo prescrive e impone il corpo magro come Ideale; quest’ultimo infatti, spinge il soggetto alla corsa sfrenata verso l’adeguamento della propria immagine corporea. La volontà di decidere se mangiare o rifiutare il cibo dà l’apparente sensazione di essere in grado di controllare i confini dell’orizzonte esistenziale, ma in realtà è inficiata dall’incapacità di integrare la sfera corporea e la sfera razionale, venendo a mancare la capacità di percepire i segnali che vengono dal corpo stesso.
Aspetti metodologici.La valutazione dello stato nutrizionale è stata eseguita mediante tecnica impedenziometrica (BIA, Akern)(1) e mediante stima dell’Indice di massa corporea (IMC).
Risultati.Alla prima visita Laura aveva un IMC=19,1 Kg/m2 e una quantità di FM=15%, è stata monitorata con BIA ogni 7-15 giorni e dopo 5 mesi si è osservato un IMC=22 Kg/m2 con FM=22%; dopo i successivi 6 mesi l’IMC si è stabilizzato su 21,7 Kg/m2 e la FM al 22%.
Discussione.Laura è stata seguita per un periodo continuativo di 12 mesi nel corso dei quali il suo peso è aumentato complessivamente di 7,3 Kg. Ha seguito una riabilitazione nutrizionale che prevedeva un introito calorico leggermente crescente nel corso delle settimane ed una reintroduzione graduale dei cibi che erano stati eliminati. Dopo il recupero di 6 Kg di peso e di 4,6 Kg di FM, si è avuta la ricomparsa del ciclo mestruale, che si era interrotto da 22 mesi (2). Al dodicesimo mese il peso ha raggiunto i 61,3 Kg e il ciclo mestruale è stato presente regolarmente.
Conclusioni. Importante è sottolineare, oltre all’aumento ponderale e al recupero della FM, l’aumento della massa cellulare attiva e dell’angolo di fase, a significare un buon recupero nutrizionale e fisico. E’ stato eseguito un follow-up a distanza di un anno e si è potuto constatare che sia il peso che il ciclo mestruale si erano stabilizzati. Possiamo affermare che il recupero del peso, della FM e quindi di un adeguato stato nutrizionale sono fattori favorevoli alla scomparsa dell’amenorrea.
Bibliografia.
(1) Pencharz PB and Azcue M (1996). Use of bioelectrical impedance analysis measurements in the clinical management of malnutrition. Am J Clin Nutr September 1996 64: 485S-488S
(2) Laughlin GA 1999 The role of nutrition in the etiology of functional hypothalamic amenorrhea. Curr Opinion Endocrinol Diab 6:38-43.